Eurogamer.net e il giornale svedese Svenska Dagbladet hanno riportato di nuove accuse verso la dirigenza di Paradox Interactive, fatte da dipendenti ed ex-dipendenti della compagnia. Le diverse voci parlano di discriminazioni verso le donne e di tolleranza della dirigenza per i maltrattamenti.
Entrambe le pubblicazioni dipingono Paradox come un compagnia dominata dalla cultura maschilista, in cui il contributo delle donne viene marginalizzato. Una testimonianza racconta: "Ho partecipato a riunioni in cui ero l'unica donna in sala. Provai a suggerire "in base alla mia esperienza penso che dovremmo prendere questa direzione", ma ricevetti come risposta "Sai, sei qui solo in un ruolo simbolico. Quindi credo che dovresti tacere sull'argomento."
Altre testimonianze parlano di tolleranza per gli scherzi volgari e misogini, così come per gli abusi verbali durante le riunioni. Una della donne ha affermato che i maltrattamenti dei dipendenti junior erano consentiti perché i manager di medio livello preferivano placare i loro boss, invece di complicarsi la vita. I report sui maltrattamenti dei sottoposti sono numerosi, ma si parla anche dell'assunzione di un manager anziano, di cui si conoscevano i trascorsi di maltrattamento delle donne, pochi mesi dopo che le sue ex-impiegate lo avevano appunto denunciato.
Insomma, i problemi di Paradox sembra non siano stati ancora risolti e che la strada da fare per rendere la compagnia un luogo di lavoro meno tossico sia ancora lunga. Le nuove accuse arrivano dopo che i sindacati Unionen e Sveriges Ingenjörer hanno pubblicato i risultati di un sondaggio, in cui il 44% degli impiegati di Paradox ha dichiarato di aver subito dei maltrattamenti, e il 69% delle donne di aver subito trattamenti abusivi.