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PlayStation "non può proteggersi dalla perdita di Call of Duty", nulla compete con l'FPS

Sony ha detto la propria su Call of Duty, affermando che PlayStation non può proteggersi in alcun modo dalla perdita dell'FPS. Ecco le sue parole.

NOTIZIA di Nicola Armondi   —   16/03/2023
PlayStation 'non può proteggersi dalla perdita di Call of Duty', nulla compete con l'FPS

Sony sostiene di non poter competere con Call of Duty, nel caso divenisse proprietà di Microsoft ed esclusiva Xbox, attraverso i propri franchise first-party di successo: non in termini di ore di gioco, di ricavi o di budget da spendere per la realizzazione delle proprie esclusive.

La dichiarazione arriva da un documento legato all'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft. Precisamente Sony ha scritto: "SIE [Sony Interactive Entertainment] non può proteggersi dalla perdita di Call of Duty".

"L'esperienza di SIE nello sviluppo di giochi sparatutto/battle royale è limitata e il suo principale franchise di sparatutto attivo è significativamente meno rilevante di Call of Duty", ha scritto Sony. "Destiny, il principale franchise attivo di sparatutto in prima persona di SIE, ha avuto solo [percentuale nascosta] delle ore di gioco e [percentuale nascosta] della spesa di gioco di Call of Duty nel 2021".

Come previsto, Microsoft ribadisce che non cercherà di ostacolare o impedire in alcun modo l'accesso a Call of Duty su PlayStation. "La posizione di Sony deve essere vista per quello che è: un tentativo egoistico di proteggere la propria posizione dominante sul mercato, piuttosto che una posizione fondata su preoccupazioni genuine riguardo alla continuità dell'accesso a Call of Duty, che avrebbe potuto ottenere mesi fa", ha scritto Microsoft.

Sony continua a ripetere che ci sono "pochi franchise così duraturi e così significativi in termini di guadagni e tempo di gioco per PlayStation" tanto quanto Call of Duty, e che qualsiasi tentativo di creare un nuovo rivale avrebbe "scarse possibilità di successo".

Entrando più nel dettaglio, Sony ha dichiarato che i propri costi di sviluppo sono "ridotti rispetto a quelli di Call of Duty". Persino God of War: Ragnarök, che Sony descrive come il suo "più grande titolo first-party di sempre", non può essere paragonato. Call of Duty costerebbe ogni anno 300 milioni di dollari, mentre la cifra di Ragnarok è censurata. Inoltre, Sony ricorda al CMA che Microsoft non ha rispettato degli accordi in passato.

La decisione finale della CMA sarà pubblicata il mese prossimo, entro il 26 aprile 2023.