Attualmente uno dei limiti più grossi di PlayStation è la rigidità del suo ecosistema. Per inciso: i giochi di PS5 possono essere giocati solo su PS5. Le voci su PlayStation Q Lite sono però interessanti in tal senso, perché presuppongono una futura apertura di Sony a una maggiore flessibilità di fruizione dei giochi per il suo sistema, con un tentativo di adeguamento a quelli che su PC e Xbox ormai sono degli standard ben rodati.
Qualcuno si è lamentato del fatto che, secondo le voci, PlayStation Q Lite non sarebbe una console vera e propria, ma solo una macchina per lo streaming casalingo e cloud. In realtà era impensabile che Sony tentasse la strada di un'erede di PlayStation Vita, o che volesse lanciare un hardware capace di far girare i giochi di PS5 fisicamente. Nel primo caso avrebbe dovuto confrontarsi con un mercato molto contratto per le console portatili, attualmente occupato con successo da Nintendo Switch (che comunque ha un approccio ibrido) e incalzato da Steam Deck, che di suo però è un PC, quindi è gestibile dagli sviluppatori come tale. Nel secondo caso avrebbe dovuto lanciare un hardware troppo costoso per avere le stesse prestazioni della sua console da salotto e garantire la compatibilità totale di tutti i giochi.
Lo streaming è quindi l'unica scelta possibile che abbia un senso sul mercato attuale, lì dove l'obiettivo dovrebbe essere semplicemente quello (almeno stando alle voci) di consentire agli utenti PlayStation di giocare in mobilità ai titoli delle loro librerie o dei loro abbonamenti. Inoltre il lancio di PlayStation Q Lite potrebbe presupporre un maggiore sfruttamento del cloud gaming da parte di Sony, per consentire la fruizione dei giochi PlayStation, magari quelli legati all'abbonamento Plus di fascia Extra o Premium, anche su apparecchi mobile o smart TV, in assenza di PS5. In questo modo la multinazionale giapponese amplierebbe di molto il bacino d'utenza potenziale dei suoi servizi e del suo software, una tendenza ineluttabile per il futuro dei videogiochi, in particolare quelli tripla A e quelli live service, che hanno bisogno di vendite enormi per poter sopravvivere.
Le perplessità sul successo o meno di un'operazione del genere sono sacrosante, ma quantomeno, se PlayStation Q Lite fosse confermata, sarebbe la prova che Sony è molto più interessata al mercato del cloud gaming di quanto abbia dato a vedere nel corso della generazione PS4 e che, con PS5, il solo mercato tradizionale inizia a stargli abbastanza stretto.
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