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PlayStation, sapete cosa significano i simboli sui pulsanti del controller? Ce lo spiega il designer

Sapete cosa significano i simboli disegnati sui pulsanti dei controller PlayStation? Facciamoceli spiegare da chi li ha disegnati.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   24/05/2024
Il controller di PS1

Se pensate alle console PlayStation, qual è l'immagine più iconica che vi viene in mente? Probabilmente molti di voi avranno risposto mentalmente indicando i quattro simboli disegnati sui pulsanti di tutti i controller ufficiali, da quello della prima PlayStation fino al DualSense di PS5. Ma sapete cosa rappresentano?

A spiegarcelo ci ha pensato chi li ha disegnati, ossia Teiyu Goto, che già ne aveva parlato anni fa, più precisamente nel 1993, sulle pagine della rivista Famitsu, prima che PS1 raggiungesse i negozi.

Stando a Goto: "Il triangolo rappresenta il punto di vista; volevo che simboleggiasse la testa o la direzione del personaggio, per questo l'ho fatto verde. Il quadrato richiama un foglio di carta; l'ho scelto per rappresentare menu o documenti e l'ho colorato di rosa. Infine, il cerchio e la X simboleggiano le decisioni 'sì' o 'no', e li ho voluti rispettivamente rosso e blu."

Uso ribaltato

I quattro iconici simboli dei controller PlayStation
I quattro iconici simboli dei controller PlayStation

Questo spiega anche perché i giapponesi hanno utilizzato, almeno fino a PS5, il tasto cerchio come conferma e quello X per tornare indietro, lamentandosi quando Sony ha deciso di ribaltarne l'uso come da usanza occidentale (in realtà abbiamo sempre sbagliato noi).

È noto che il controller di PS1 subì molti cambiamenti in fase di sviluppo, fino alla versione finale che tutti conosciamo. Goto disse all'epoca che Sony era fiera di aver realizzato un controller che segnava un distacco netto dal modello SNES, considerato il massimo su console, nonché quasi uno standard.

Ha spiegato anche che la forma del controller non aveva convinto molti dirigenti della compagnia. La decisione finale di adottarlo fu comunque presa dall'allora presidente di Sony Norio Ohga, che probabilmente non immaginava che stava per fare la storia.