Non è finita bene la storia di Vinath Oudomsine, cittadino statunitense della Georgia che è stato condannato a tre anni di carcere per aver usato i soldi del programma di risarcimento Covid per acquistare una carta Pokémon di Charizard particolarmente rara.
Il caso era emerso lo scorso ottobre: Oudomsine, secondo le indagini degli inquirenti, aveva speso ben 57.000 dollari per la carta in questione, ma il problema principale era il fatto che questi soldi derivavano da un fondo governativo disposto dal programma Economic Injury Disaster Loan (EIDL), per dare supporto economico alle persone in difficoltà a causa della pandemia da Covid.
In base a quanto riferito dal New York Times, Oudomsine aveva richiesto il denaro a causa del proprio business, rovinato in maniera profonda dalla pandemia, solo che buona parte di questo è stato poi investito nell'acquisto del Charizard, in maniera ovviamente irregolare rispetto a quanto sarebbe previsto dal programma.
Oltre all'utilizzo sconsiderato dei fondi, dalle indagini è emerso che anche l'azienda che l'uomo sosteneva di possedere prima della pandemia era in verità fittizia: Oudomsine era riuscito ad ottenere circa 85.000 dollari riferendo che la sua azienda fatturava circa 200.000 dollari all'anno e aveva 10 dipendenti, ma queste informazioni non hanno poi trovato riscontro nell'attività precedente.
Insomma, un caso destinato a finire male per il cittadino della Georgia, per il quale si prospettano tre anni di carcere in base a quanto stabilito dal processo. Dopo il caso delle carte Pokémon false acquistate da Logan Paul, proseguono i misfatti legati all'acquisto di carte rare, a quanto pare.