Le carte di Pokémon valgono sempre di più e dove circola denaro ci sono anche i ladri. Un uomo, tale Omori, è stato arrestata a Tokyo per aver rubato circa 1.500 carte di Pokémon. Non l'ha fatto per sé, però, ma si trattava di un lavoro su commissione che gli avrebbe fruttato circa 1,15 milioni di Yen (più di 7.600 euro). Il mandante non è ancora stato rintracciato ma la polizia è fiduciosa.
Tutto è iniziato quando Omori ha fatto domanda per uno "yami baito" o "lavoro oscuro part-time", che è un'attività criminale una tantum, altamente retribuita e ad alto rischio, su richiesta di qualcuno, spesso fatta tramite i social media. Il lavoro di Omori consisteva nel recarsi ad Akihabara a Tokyo e rubare delle carte di Pokémon. La persona o le persone che lo avevano assunto avevano designato un negozio specifico che vendeva anche altri prodotti, come degli smartphone, ma Omori era stato incaricato di prendere solo le carte.
L'11 aprile il sospetto ha preso un aereo per Ibaraki usando il proprio denaro e da lì ha noleggiato un'auto per recarsi ad Akihabara. Verso le 5:00 del 12 aprile, Omori ha sfondato la vetrina di un negozio e ha prelevato circa 1.500 carte.
Omori ha poi portato le carte a un appuntamento in un parco di Ibaraki e le ha consegnate al suo contatto. Gli è stato poi comunicato di ritirare il pagamento in un altro appuntamento in una data successiva, ma quando Omori si è recato sul posto, non si è presentato nessun altro.
Dopo l'arresto, l'uomo ha dichiarato alla polizia di aver bisogno di denaro a causa di ingenti perdite al gioco d'azzardo. Le autorità stanno attualmente utilizzando il suo smartphone per rintracciare la persona o le persone che lo hanno ingaggiato e che attualmente possiedono la merce rubata.
I crimini legati alle carte Pokémon non sono una novità; quattro italiani le vendevano tramite Ebay senza mai spedirle e sono stati denuciati per truffa.