Sony dispone di componenti sufficienti per produrre altri 4,7 milioni di PS5 da qui alla fine del 2021, stando alle dichiarazioni rilasciate dall'azienda giapponese durante l'ultimo incontro con gli investitori.
Sappiamo che PS5 ha totalizzato finora vendite per 10,1 milioni di unità, ma anche che la console non viene venduta più in perdita e ci sono scorte sufficienti per il 2021.
È proprio quest'ultimo dato ad aver attirato l'attenzione del canale YouTube Destin, che ha analizzato per filo e per segno le parole utilizzate dall'azienda così da trarre delle conclusioni piuttosto precise sulla loro capacità produttiva.
Nello specifico, Sony punta a vendere 14,8 milioni di PlayStation 5 durante l'anno fiscale in corso, andando dunque a pareggiare i risultati ottenuti nello stesso periodo dalla precedente ammiraglia, PS4.
Nel corso del già citato incontro con gli investitori, tuttavia, la casa giapponese ha affrontato direttamente l'argomento relativo alla crisi dei semiconduttori, dicendo di essersi procurata una quantità sufficiente di componenti per rispettare i target stabiliti.
Sony ha inoltre precisato di aver già individuato fornitori alternativi e dunque di non essere preoccupata, al momento, circa la reperibilità delle parti necessarie per la produzione di PS5.
Si tratta di una strategia che, secondo Destin, potrebbe essere messa in atto con grande convinzione il prossimo autunno, così da moltiplicare disponibilità e vendite nel periodo natalizio.
Un altro ragionamento portato avanti dal canale YouTube riguarda la natura di Sony e del suo settore di competenza, che è appunto quello dell'elettronica.
Nulla impedirebbe alla compagnia di riorganizzare le linee produttive al fine di utilizzare il grosso dei semiconduttori per la produzione di PS5 piuttosto che per dispositivi meno rilevanti in questo momento.
Insomma, l'obiettivo dei 22,6 milioni di PlayStation 5 vendute entro il 2022 potrebbe effettivamente essere plausibile e sarà interessante capire in che modo queste strategie possano in qualche modo riportare il mercato a un parvenza di normalità da qui ai prossimi mesi.