Il mondo degli smartphone di fascia media è in tumulto con l'imminente arrivo di un nuovo protagonista.
Dopo il recente lancio di 7 Gen 3 a bordo di Honor 100, tutte le attenzioni sono ora rivolte alla presentazione di Snapdragon 7+ Gen 3, il SoC Qualcomm che ha già suscitato entusiasmo con i commenti positivi sulla sua potenza, prospettando un significativo miglioramento delle prestazioni destinato a ridefinire le capacità dei dispositivi di questa fascia di mercato.
Nella serie Snapdragon 7, abbiamo assistito a una progressione non lineare: dall'originario chipset 7 Gen 1 si è passati al notevole avanzamento rappresentato dal 7+ Gen 2, fino all'ultimo ma apparentemente meno potente 7 Gen 3.
Tra la confusione palpabile, emerge una certezza: la versione "plus" dovrebbe rappresentare un significativo passo in avanti rispetto a 7 Gen 3, basandosi sull'architettura di punta, un'interessante variazione che dovrebbe derivare principalmente dallo Snapdragon 8 Gen 3 invece che dall'8 Gen 2.
Eredità importante
Attraverso Digital Chat Station su Weibo giunge la notizia di questo "importante aggiornamento", come viene entusiasticamente definito.
Una delle dichiarazioni più interessanti suggerisce che il 7+ Gen 3 potrebbe ereditare la struttura architetturale del suo equivalente di fascia alta, lo Snapdragon 8 Gen 3, considerato il vertice della gamma di Qualcomm e, secondo alcuni, il miglior SoC attualmente in circolazione.
Il SoC 8 Gen 3 si avvale di 2 core Cortex-A520 a basso consumo a 2,3 GHz, 5 core Cortex-A720 a 3,2 GHz e 1 core Cortex-X4 a 3,3 GHz.
Se 7+ Gen 3 seguirà questa configurazione, si prospetta un notevole salto in avanti per gli smartphone Android di fascia media in termini di prestazioni complessive.
Tuttavia, è poco probabile che Qualcomm limiti la sua proposta a una semplice replica di Snapdragon 8 Gen 3 in un pacchetto più accessibile.
Per mantenere una posizione di mercato distintiva, è probabile che Snapdragon 7+ Gen 3 subisca adeguamenti strategici.
Le speculazioni indicano possibili compromessi nella componente grafica o una versione ridimensionata delle capacità di intelligenza artificiale del processore top di gamma.
Nonostante i dettagli concreti siano ancora segreti, questi compromessi sono essenziali per fissare un prezzo competitivo per il chip nella fascia di mercato di medio gamma.
Nuova generazione
Il precedente Snapdragon 7+ Gen 2, lanciato a marzo dello scorso anno, raggiungeva una frequenza massima di 2,91 GHz grazie a 1 core Cortex-X2; l'architettura octa-core comprendeva 3 core Cortex-A710 a 2,49 GHz e 4 core Cortex-A510 a 1,8 GHz.
Questo chipset ha trovato impiego nel POCO F5, nel Samsung Galaxy A76 e in alcune varianti della serie Redmi di Xiaomi.
Il passaggio a uno schema derivato da un prodotto di fascia alta prometterebbe vantaggi estesi, andando oltre la semplice potenza di calcolo.
I moderni SoC svolgono un ruolo multifunzionale, con benefici che coinvolgono la GPU, la NPU (unità di elaborazione dell'intelligenza artificiale) e la connettività.
È da sottolineare che l'attuale Snapdragon 7+ Gen 2 rappresenta già una forza considerevole nella sua categoria.
Tuttavia, la sua limitata potenza ne ha ostacolato la diffusione.
L'eventuale adozione più ampia del 7+ Gen 3 potrebbe contribuire a democratizzare l'accesso alle tecnologie all'avanguardia, rendendo le esperienze premium accessibili a un pubblico più vasto.