Sam Lake, creative director e sceneggiatore di Remedy, ha chiarito un aspetto relativo al cosiddetto Remedy Connected Universe, riferendo che Quantum Break e Max Payne non ne fanno parte e dunque si trovano al di fuori dei piani attuali della compagnia.
Questo pone a tacere le teorie che vorrebbero alcuni collegamenti tra i giochi in questione, come il fatto che Mr. Door di Alan Wake possa essere Martin Hatch di Quantum Break, o che vi siano altri collegamenti al di là di semplici easter egg posizionati per i fan ma senza peso narrativo.
"La risposta più semplice e chiara è che, dei nostri giochi passati, Max Payne e Quantum Break non fanno parte del Remedy Connected Universe, non fanno parte dei nostri piani", ha riferito Sam Lake, rispondendo in maniera molto diretta alla domanda sui possibili collegamenti.
Il Remedy Connected Universe
Il Remedy Connected Universe è una sorta di costrutto narrativo che punta a mettere insieme diversi mondi videoludici creati da Remedy, che a quanto pare però si limitano solo a quelli di Control e Alan Wake, i cui collegamenti erano stati già esplicitati soprattutto attraverso l'espansione AWE di Control.
"Detto questo, in maniera puramente speculativa e dal punto di vista di easter egg, adoro l'idea di consentire al nostro pubblico di creare delle teorie al riguardo, non voglio distruggere queste idee, vogliamo lasciare spazio a domande e possibilità di formulare particolari risposte, penso sia una gran parte del divertimento", ha aggiunto Lake.
Questo però sembra escludere in maniera netta Quantum Break e Max Payne dagli sviluppi futuri di Remedy, evidentemente confinati entrambi nel passato. Per quanto riguarda il secondo, è prevista quantomeno la rielaborazione con Max Payne 1 & 2 Remake, mentre per un ritorno in qualsiasi forma di Quantum Break non ci sono notizie. Nel frattempo, di recente abbiamo visto un nuovo gameplay trailer alla Gamescom 2023.