Roblox è stato accusato di sfruttamento del lavoro minorile da una video inchiesta realizzata dal canale YouTube People Make Games. Sostanzialmente quella che è a tutti gli effetti una piattaforma di sviluppo, dovrebbe il suo successo al lavoro non pagato o mal pagato dei minori che la frequentano, che vengono munti in ogni possibile modo anche quando si calano nei panni degli sviluppatori.
Stando a quanto riportato nel filmato, Roblox ha circa 200 milioni di utenti attivi al mese, di cui la maggior parte di età compresa tra i 9 e i 15 anni. Chi vuole può dedicarsi alla creazione di giochi sfruttando i tool interni, con la promessa di essere pagati in caso di successo. Il problema è che la parte che spetta agli sviluppatori è minima rispetto a quella che viene incassato dalla compagnia: il 24,5% contro, ad esempio, il 70% dato da Steam e l'88% dato dall'Epic Games Store e dal Microsoft Store.
Oltre a ciò è davvero difficile far notare il proprio gioco sullo store di Roblox, visti i pochi spot di rilievo a disposizione, contro i più di 20 milioni di lavori presenti. I giovani sviluppatori possono solo sperare che i loro giochi ottengano successo in modo organico, oppure possono pagare per ottenere gli spot privilegiati. I pagamenti si fanno in Robux, la moneta di Roblox acquistabile con soldi veri o ottenibile vendendo contenuti agli altri utenti.
Insomma, le probabilità che un gioco sia notato sono le stesse che ha un video su TikTok di diventare virale: quasi inesistenti, come confermato da un giovane sviluppatore.
Ma c'è anche altro, perché Roblox paga gli utenti in Robux. Chi volesse trasformarli in soldi veri dovrebbe accumularne almeno 100.000, ma invece di ricevere i 1.000 dollari che valgono, se ne vedrebbe accreditare soltanto 350, in linea con il tasso di conversione stabilito dalla piattaforma. Oltretutto solo l'abbonamento premium da 5 dollari al mese dà diritto di ritirare i soldi. Capirete che sommando il tutto la convenienza di mettersi a sviluppare giochi per Roblox è praticamente nulla, al di là delle storie di successo che non mancano mai e che servono, come al solito, come specchietto per le allodole.