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Scorte limitate per le RTX 50? NVIDIA accusata di manipolare il mercato

Secondo nuove indiscrezioni, l'azienda starebbe trattenendo volontariamente l'inventario delle GPU high-end per aumentarne il valore percepito.

NOTIZIA di Simone Lelli   —   24/02/2025
RTX 5090

NVIDIA è nuovamente al centro di polemiche riguardanti il lancio delle sue GeForce RTX 50 Series, e questa volta il motivo non è un problema tecnico, ma una presunta strategia di mercato. Secondo alcuni insider, l'azienda starebbe limitando artificialmente la disponibilità delle schede di fascia alta, come la RTX 5090, creando una scarsità fittizia che porta i consumatori a percepirle come prodotti di grande richiesta e, di conseguenza, a giustificare prezzi più elevati.

Il fenomeno, noto come "scarcity marketing", è una tecnica utilizzata per mantenere i prezzi alti riducendo l'offerta disponibile nei negozi. Questa strategia non solo permette a NVIDIA di massimizzare i guadagni sui modelli di fascia alta, ma crea anche un effetto di attesa per le future GPU di fascia media, come le RTX 5060 e 5070, che dovrebbero essere rilasciate tra aprile e maggio con scorte ben più abbondanti.

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Se da un lato questa mossa potrebbe garantire a NVIDIA vendite più profittevoli sulle schede di fascia alta, dall'altro penalizza gli utenti finali, costretti a pagare prezzi gonfiati o ad attendere mesi per GPU più accessibili. Il caso della RTX 5070 Ti, venduta in alcuni store a prezzi doppi rispetto al suo MSRP, è un esempio chiaro di questa problematica.

Oltre alla disponibilità limitata, NVIDIA sta anche affrontando problemi tecnici con il chip Blackwell GB202, che ha portato a unità con ROP mancanti e performance ridotte rispetto alle specifiche ufficiali. Questo problema, inizialmente attribuito a un difetto minore, ora sembra estendersi a diversi modelli, rendendo il debutto delle RTX 50 Series uno dei più caotici degli ultimi anni.

Una delle nuove GPU RTX 50
Una delle nuove GPU RTX 50

NVIDIA non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali su queste accuse, ma se le speculazioni si rivelassero fondate, potrebbe scatenarsi un'ondata di critiche da parte della community di appassionati e consumatori, già provata dai rincari e dalla difficile reperibilità delle nuove GPU.