Lo conoscete quello stereotipo secondo il quale gli appassionati di tecnologia e di videogiochi sono tendenzialmente brutti? Il classico ragazzino con i brufoli, magari non proprio in forma, che ha pochi amici e che non piace a nessuno? La scienza ora dice che non è poi così uno stereotipo.
Okay, non proprio in realtà, ma uno studio afferma che le persone più attraenti tendono a giocare meno tempo rispetto alle persone meno attraenti, sia tra gli adolescenti che tra gli adulti, perlomeno negli USA.
Cosa spiega la ricerca dedicata ai videogiochi
In questa ricerca "si studia la relazione tra la bellezza fisica e il tempo che le persone dedicano ai videogiochi/computer. Gli adolescenti americani trascorrono in media il 2,6% delle loro ore di veglia giocando, mentre per gli adulti la percentuale è del 2,7%. Utilizzando l'American Add Health Study, abbiamo dimostrato che gli adulti più belli hanno più amici intimi. Probabilmente per loro giocare è più dispendioso [rispetto al tempo che hanno a disposizione] e quindi lo praticano meno."
"Gli adolescenti fisicamente attraenti hanno meno probabilità di giocare, mentre gli adolescenti non attraenti che giocano dedicano più tempo alla settimana rispetto agli altri giocatori. Anche gli adulti attraenti hanno meno probabilità degli altri di passare del tempo a giocare; e se lo fanno, spendono meno tempo degli adulti meno attraenti. Utilizzando la natura longitudinale dell'Add Health Study, abbiamo trovato prove a sostegno del fatto che queste relazioni sono causali per gli adulti: il bell'aspetto diminuisce il tempo dedicato al gioco, e non viceversa."
La scienza ci ha anche detto in passato quali sono i videogiochi più spaventosi.