La versione potenziata di Siri con Apple Intelligence, annunciata lo scorso anno come una delle principali novità dell'ecosistema Apple, non sarà disponibile prima dell'autunno 2025. Lo riporta il New York Times, citando fonti interne che parlano di un profondo malfunzionamento del progetto, rallentato da difficoltà tecniche, infighting tra dirigenti e carenze infrastrutturali. La nuova Siri avrebbe dovuto rivoluzionare l'assistente vocale, ma è diventata l'emblema delle recenti difficoltà di Apple nel rimanere al passo con i colossi dell'intelligenza artificiale.
Nonostante la presentazione in grande stile dell'estate scorsa e una prima promessa di rilascio in primavera, Apple ha dovuto posticipare il debutto ufficiale della nuova Siri a fine 2025, nella stessa finestra temporale del lancio dei prossimi iPhone. Il motivo? Durante i test interni, Siri ha dimostrato un tasso di errore vicino al 30%, un livello inaccettabile per un assistente vocale che dovrebbe rappresentare l'avanguardia del settore.
Una Siri intelligente… ma ancora acerba
Le funzionalità promesse da Apple includevano resoconti intelligenti delle notifiche, scrittura assistita di testi, la possibilità di interagire con contenuti su dispositivo e online e un Siri profondamente integrato con l'interfaccia e le app dell'ecosistema. Un video dimostrativo mostrava, ad esempio, Siri capace di incrociare un messaggio ricevuto con gli orari di volo trovati online per fornire all'utente informazioni utili in tempo reale.
Ma le cose sono andate diversamente. Le notifiche riassuntive sono state disattivate poco dopo il lancio per via di errori eccessivi e l'intero pacchetto di aggiornamenti è slittato. Secondo il giornalista Tripp Mickle, Craig Federighi, responsabile software di Apple, ha deciso di rimuovere John Giannandrea - a capo del team AI - dal coordinamento diretto su Siri, affidandone la guida a Mike Rockwell, già a capo dello sviluppo di Vision Pro. Una mossa che segnala una riorganizzazione interna profonda.
Un lancio in autunno: Apple spera in una seconda occasione
La nuova versione di Siri, se tutto procederà secondo i piani, verrà finalmente rilasciata in autunno con iOS 19 e i nuovi iPhone. Secondo le indiscrezioni, potrà eseguire comandi più complessi come modificare e inviare una foto con un solo comando vocale, o creare promemoria intelligenti basati sul contesto. Tuttavia, non tutti i dispositivi saranno compatibili: serviranno almeno 8 GB di RAM, il che restringe la disponibilità ai modelli più recenti.
Internamente, alcuni dirigenti non sembrano troppo preoccupati dal ritardo, ritenendo che anche i competitor - come Google e Meta - stiano ancora affrontando difficoltà nello sviluppo di assistenti realmente intelligenti. Ma la fiducia dei consumatori potrebbe non reggere a lungo: Apple è finita al centro di una causa federale per pubblicità ingannevole, dopo aver promesso un livello di intelligenza non ancora raggiunto.