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Sony dopo PS5 andrà verso un servizio in stile Game Pass o streaming diffuso?

Il capo di Sony Interactive Entertainment sembra voler puntare a un modello di distribuzione che vada oltre le semplici console, nel futuro.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   08/10/2021

Sony PlayStation potrebbe avere intenzione di lanciare un suo servizio in stile Xbox Game Pass, a partire da PS5 o oltre, oppure di estendere lo streaming videoludico verso nuove frontiere e un pubblico molto più vasto, in base a quanto riferito dal capo di Sony Interactive Entertainment in una recente intervista pubblicata da GamesIndustry.biz. Poiché il riferimento sembra essere passato forse in secondo piano, riportiamo nuovamente le parole di Ryan, capo di PlayStation: "Vorrei vedere un mondo dove i giochi che facciamo in PlayStation possano essere goduti da decine di milioni di persone, forse anche centinaia di milioni di persone. Per il momento, si parla di successo nell'attuale sistema della console, magari con una grossa hit PlayStation, quando si raggiungono 10 o 20 milioni di persone che giocano al titolo in questione". Il riferimento sembra proprio essere a un superamento dell'attuale "modello console", nel senso di una nuova organizzazione del business che vada oltre il tradizionale legame tra hardware e software proprietario.

Non per nulla, Ryan paragona la cosa a quello che succede con la musica o film: "Parliamo di porre i giochi in una situazione simile a quella della musica, o dei film", ha riferito il capo di SIE, "Musica e film possono essere goduti da un pubblico quasi illimitato e io penso che in alcuni casi quell'arte che i nostri studi stanno facendo sia tra la migliore produzione di intrattenimento che si possa trovare da qualsiasi parte nel mondo. Pensare di mantenere legato il pubblico a quella meravigliosa arte che i nostri studi stanno facendo a quantitativi da 20 o 30 milioni di persone, è una cosa frustrante". Il paragone con musica e film non è un caso: i videogiochi sono l'unico medium, rispetto agli altri, che risulta strettamente legato a un sistema hardware per essere fruito, al contrario degli altri che invece funzionano su qualsiasi "lettore". L'idea è proprio quella di pensare a un modello di business in cui le esclusive non siano imprigionate alle console, insomma, ovvero un superamento dell'attuale paradigma standard per quanto riguarda le macchine da gioco, seguendo un po' la filosofia che Microsoft sta portando avanti da tempo, ovvero l'idea di una piattaforma/ecosistema slegata da un singolo hardware e con una forte predominanza del concetto di servizio.

D'altra parte, non è proprio la prima volta che emerge un'idea del genere: Sony è stata praticamente la prima tra i produttori di console a proporre un servizio di gioco in streaming proprietario con PlayStation Now, dopo l'acquisizione di GaiKai avvenuta una decina di anni fa.

Sarà PlayStation Now, alla fine, a traghettare Sony verso il futuro videoludico?
Sarà PlayStation Now, alla fine, a traghettare Sony verso il futuro videoludico?

Il servizio è stato finora sfruttato solo parzialmente, ma intanto c'è, è strutturato e potrebbe facilmente essere potenziato in maniera importante nel prossimo futuro. La compagnia nipponica non gode ovviamente del supporto di un'enorme infrastruttura server proprietaria come l'Azure di Microsoft, ma gli accordi con le terze parti sono all'ordine del giorno per lo sfruttamento di piattaforme già pronte, come dimostrato peraltro propri dalla partnership con la stessa Microsoft. Tempo fa, lo stesso Jim Ryan aveva riferito di avere una risposta a Xbox Game Pass allo studio, ma che non fosse ancora il momento di parlarne, circa un anno fa. Vero anche che in precedenza aveva sostenuto che gale strada non fosse sostenibile per PlayStation, ma non è detto che nel frattempo non abbia cambiato idea (come sulla questione del credere nelle generazioni, d'altronde).

Difficile che Sony decida di abbandonare completamente la produzione di console e di hardware fisico, visto i numeri impressionanti che riesce comunque a macinare in questo ambito, ma una tendenza verso la smaterializzazione delle piattaforme da gioco è inevitabile nel futuro e sicuramente anche la compagnia nipponica vorrà farsi trovare pronta. È probabile che si vada verso un approccio differenziato e parallelo, così come sta facendo anche Microsoft al momento, che propone comunque Xbox Series X|S come sistema di fruizione "premium" per i propri videogiochi, ma un potenziamento del servizio in streaming o della possibilità di fruire dei giochi su diverse piattaforme (fisiche e non) comporta logicamente un allargamento del pubblico, cosa che di certo non fa male a nessuno. Il principio è lo stesso del portare le esclusive PlayStation su PC: la mossa potrà essere osteggiata da un manipolo di fan e console warrior, ma non sembra proprio avere influssi particolarmente negativi su Sony nel suo complesso, anche se per il momento l'iniziativa è ancora molto limitata.