Sony ha licenziato quasi 90 dipendenti in Nord America, la maggior parte nelle posizioni di vendita e marketing. La decisione è stata attribuita a una "trasformazione globale" delle operazioni commerciali della compagnia.
La notizia arriva da un report di Axios sulla base delle testimonianze di un ex-dipendente e di documenti che il giornalista Stephen Totilo ha visionato personalmente. Nell'articolo apprendiamo che l'ondata di licenziamenti è avvenuta nel corso della settimana con Sony che ha deciso di chiudere la divisione merchandiser in Nord America, nonostante nell'ultimo anno fiscale avesse generato 25 milioni di dollari di ricavi. In questo reparto lavoravano soprattutto rappresentati che avevano il compito di promuovere e vendere prodotti PlayStation presso i negozi e informare il personale sulle loro caratteristiche, nonché addetti al marketing.
L'ex dipendente afferma di essere contrariato dal fatto che Sony ha comunicato il licenziamento con scarso preavviso (solo due settimane) e crede che la compagnia avrebbe potuto fare uno sforzo maggiore per ricollocare i dipendenti in altre posizioni piuttosto che semplicemente licenziarli. Al momento i portavoce dell'azienda non hanno ancora commentato il report di Axios.
I tagli al personale sono stati attribuiti alla volontà di Sony di apportare una "trasformazione globale" alle operazioni di vendita e business. Axios suggerisce che l'intenzione è quella di passare a un modello direct-to-consumer con un focus minore sui negozi fisici e la vendita di giochi retail. L'obiettivo dunque sembrerebbe quella di concentrare maggiormente gli sforzi sul mercato digitale che sta crescendo sempre di più di anno in anno, tanto che il 65% degli acquisti su PS5 e PS4 negli ultimi 12 mesi è stato tramite PlayStation Store.