Tra i tanti pretesti per parlare di Starfield, indubbiamente uno dei videogiochi di maggior spessore di questi anni, TGCOM24 ha scelto forse quello più strano, facendo leva sul fatto che si tratta di un gioco che appassiona soprattutto gli anziani.
La notizia non è del tutto inventata, si tratta infatti di un resoconto basato su un thread aperto su Reddit che chiama a raccolta tutti i "senior citizen" che sono particolarmente affascinati da Starfield, come potete vedere a questo indirizzo. L'autore del topic è un pensionato di 71 anni che sostiene di non vedere l'ora che esca Starfield, chiedendo se ci sono altre persone della sua età nella sua stessa situazione.
"Ho 71 anni e mi stavo chiedendo quanti altri vecchi come me stanno aspettando Starfield", ha scritto l'utente jpcox3981, "Avevo 5 anni quando è stato lanciato lo Sputnik, cosa che non riesco a ricordare, forse ero più un tipo da Davey Crockett all'epoca. Ma ricordo quando in terza elementare il mio insegnante portò una radio in classe per seguire Alan Shepard nel primo volo spaziale con pilota, tutti e 15 i minuti".
Il topic è affascinante, e ha peraltro portato alla risposta di diversi altri "anziani", ma è certo un po' strano che venga scelto come argomento per trattare Starfield all'interno di una testata generalista che, finora, non ha parlato molto del colossale RPG di Bethesda.
Emerge così che, per la nota testata italiana, Starfield è un videogame spaziale da "godersi durante la pensione", cosa che probabilmente è anche condivisibile, considerando il tempo che richiederà la nuova creatura di Todd Howard con i suoi 1000 pianeti da esplorare. Se non altro, questo dimostra come il gioco sia veramente indirizzato a un pubblico vasto e consenta di essere approcciato in varie maniere e discusso attraverso punti di vista differenti, tra i quali emerge con particolare colore anche quello degli anziani.
Proprio oggi abbiamo visto una breve clip di gameplay che mostra la personalizzazione delle navi e abbiamo saputo che solo Todd Howard e pochi altri possono parlare del gioco.