L'intelligenza artificiale all'interno dei videogiochi è da sempre un argomento molto discusso dagli appassionati, che di volta in volta vorrebbero vedere nemici più intelligenti e bravi nell'affrontare il nostro personaggio, o anche solo più naturali e credibili. Alle volte, però, ciò che veramente serve a un videogiochi è un bel nemico stupido. Bethesda se ne è resa conto sviluppando Starfield e le navicelle spaziali con le quali si deve lottare.
Todd Howard di Bethesda ha affermato che è stato facile creare un'IA abbastanza intelligente per le battaglie spaziali, ma questa sarebbe stata troppo brava. "Si è scoperto che bisogna rendere l'IA davvero stupida. Bisogna farle volare, farle girare e in pratica farle dire: 'Ehi, giocatore uno, puoi spararmi per un po''. E poi si danno all'IA strumenti che il giocatore può vedere: 'Oh, si sta allontanando, posso farlo'".
L'IA nemica è stata uno dei tasselli fondamentali per la realizzazione del combattimento spaziale nel suo complesso, spiega Howard, poiché si tratta di una meccanica notoriamente difficile da implementare nei videogiochi. Dice di essersi ispirato a giochi come FTL e ai vecchi titoli di MechWarrior, ma voleva includere queste meccaniche "in un modo che la gente potesse capire, senza dover mettere in pausa le fasi di gioco nello spazio".
I nemici saranno stupidi, ma i fan di Starfield li trovano ancora troppo forti
Sebbene Bethesda abbia fatto in modo che i nemici siano molto meno intelligenti di quanto previsto inizialmente, pare che per alcuni giocatori le battaglie spaziali siano ancora troppo difficili. Tramite Reddit, infatti, gli appassionati hanno sin dal lancio iniziato a lamentarsi della difficoltà.
Ovviamente una serie di messaggi su Reddit non bastano per confermare che la difficoltà sia troppo alta, ma è chiaro che Bethesda non ha reso gli scontri esageratamente banali visto che qualcuno comunque sta avendo problemi nel completarli.
Voi che pensate? L'IA e le capacità di combattimento dei nemici spaziali sono troppo elevate?
Vi lasciamo infine al nostro speciale: come Starfield ha cambiato l'esplorazione di Bethesda Softworks.