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Steam, bloccata la vendita degli oggetti di Counter-Strike: Global Offensive e Dota 2 in Olanda

L'Olanda ha imposto a Valve il blocco della vendita degli oggetti in Counter-Strike: Global Offensive e Dota 2 con l'accusa di gioco d'azzardo

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   20/06/2018
Counter-Strike: Global Offensive
Counter-Strike: Global Offensive
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Gli ultimi sono stati dei mesi davvero delicati per il mondo dei videogiochi e la sua credibilità. I nuovi modelli economici assunti acriticamente dall'industria, basati fondamentalmente su meccaniche predatorie, si stanno scontrando con le legislazioni di diversi stati. Sono moltissimi gli enti che hanno avviato indagini per stabilire se microtransazioni, vendita degli oggetti e casse premio siano o no gioco d'azzardo.

Una delle prime società a farne le spese, soprattutto dal punto di vista dell'immagine, è stata Valve, che si è trovata sotto accusa per il sistema di compravendita degli oggetti virtuali di DoTA 2 e Counter-Strike: Global Offensive, accusati di favorire il gioco d'azzardo minorile. In particolare l'autorità per il gioco d'azzardo olandese ha contattato Valve a maggio per notificargli che i due titoli violano il Dutch Better Gaming Act, imponendogli di risolvere la situazione entro il 20 giugno 2018, cioè oggi.

Evidentemente Valve non è riuscita a convincere l'autorità olandese di essere in buona fede e infine ha dovuto bloccare la compravendita degli oggetti dei due giochi in Olanda.

Valve: "Continuiamo a non comprendere o ad accettare le conclusioni legali dell'autorità per il gioco olandese e abbiamo risposto per spiegare meglio il funzionamento di Counter-Strike: Global Offensive e DoTA 2. [...] per adesso tutto ciò che possiamo fare è disattivare le vendite nello Steam Marketplace degli oggetti di CO:GO e DoTA 2 degli utenti olandesi."

Insomma, altri problemi per il mondo dei videogiochi dopo che ieri l'OMS ne ha inserito la dipendenza nell'ICD.