Cyrille Imbert, CEO e produttore esecutivo di DotEmu, ha raccontato di come SEGA abbia accolto e approvato l'idea di Streets of Rage 4, il nuovo capitolo della sua nota serie di picchiaduro a scorrimento per Mega Drive.
Imbert ha confessato di essere stato un ragazzino dedito a SEGA (niente battute), possessore di un Game Gear. Uno dei suoi primi giochi per la console portatile fu Streets of Rage, che forgiò la sua carriera da videogiocatore. Per questo a un certo punto ha desiderato ardentemente di dare un degno seguito alla trilogia.
L'idea è arrivata dopo il successo di Wonder Boy: The Dragon's Trap del 2017, parlando con Ben Fiquet, il fondatore e art director di Lizardcube (lo studio di sviluppo di Wonder Boy e Streets of Rage 4). Imbert: "Per il prossimo gioco vorrei fare qualcosa di folle e realizzare un seguito di Streets of Rage." Fiquet non solo ha trovato l'idea interessante, ma ha mostrato un artwork di SoR a Imbert. I segni per proseguire c'erano tutti, quindi è stato realizzato il pitch del gioco, non troppo elaborato a detta degli autori stessi, che è stato portato a SEGA.
Il publisher giapponese ha reagito benissimo all'idea, tanto da aver dato la sua approvazione due mesi dopo, senza discutere alcun dettaglio. Probabilmente è piaciuto il fatto che DotEmu e LizardCube volevano rimanere fedeli al gameplay dei giochi originali.
Per avere più informazioni sul gioco, leggete la nostra recensione di Streets of Rage 4.