Super Smash Bros. Ultimate è di nuovo sotto accusa per via di alcune associazioni tra personaggi e spiriti considerate razziste da parte di una fetta della comunità.
Riassumendo all'osso, in Super Smash Bros. Ultimate i giocatori ottengono spiriti combattendo contro i personaggi associati agli stessi secondo criteri di somiglianza spesso molto superficiali. Tanto per fare un esempio, per sbloccare lo spirito di The Boss si può affrontare Zero Suit Samus in costume bianco.
Molti si sono offesi perché il sistema di gioco associa Donkey Kong e Diddy Kong, sostanzialmente due scimmie, agli spiriti dei personaggi di colore, Dee Jay e Mr. Sandman. Secondo l'accusa questa sarebbe soltanto l'ennesima dimostrazione del razzismo del director di Super Smash Bros. Ultimate Masahiro Sakurai, che già in passato era finito sotto attacco per motivi simili. Altri ritengono però che si tratti di razzismo non intenzionale, nel senso che le associazioni nascerebbero da altro. Ad esempio Diddy Kong e Dee Jay hanno uno stile di combattimento simile, mentre Donkey Kong era un boss segreto di Punch-Out!! per Wii ed è per questo che rappresenterebbe lo spirito di Mr. Sandman.
Comunque sia la controversia non si esaurisce con la famiglia Kong. Molti hanno puntato il dito anche contro lo spirito di Tac, che nella serie Kirby ha il ruolo del ladro. Tac, invece di essere associato a Kirby o a Meta Knight, viene associato a una versione nera del Villager di Animal Crossing. Molti hanno anche notato che il Villager nero è più veloce degli altri. Insomma, due stereotipi al prezzo di uno: il nero veloce e ladro!
Chissà se Nintendo risponderà alle accuse modificando Super Smash Bros. Ultimate o farà finta di nulla e proseguirà sulla sua strada. Insomma, il caso di Mr. Game non ha messo fine alla querelle, che continua imperterrita. In quel caso le modifiche arrivarono.