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Take-Two e microtransazioni: diamo ai giocatori molto di più di quello per cui hanno pagato

Il CEO di Take-Two è tornato sul tema scottante delle microtransazioni: una compagnia che si occupa di intrattenimento non deve limitarsi a monetizzare

NOTIZIA di Davide Spotti   —   27/06/2018

Lo scorso anno Take-Two non è stata risparmiata dalle critiche sul tema delle microtransazioni. Probabilmente ricorderete le polemiche che hanno interessato NBA 2K18, spingendo il publisher a fare un passo indietro.

Nel corso di un'intervista rilasciata a Game Informer, il CEO di Take-Two, Strauss Zelnick, ha dichiarato che l'azienda intende prestare attenzione ai pareri dei consumatori e ogni volta che questi giudizi non si rivelano al 100% positivi è indispensabile ragionare sulle possibili soluzioni.

"Ogni volta che riceviamo un feedback che non sia al 100% positivo, ci feriamo e ci domandiamo cosa sarebbe il caso di fare in maniera differente. Penso che una piccola parte dei consumatori voglia sostanzialmente tutto gratis, e non possiamo davvero aiutare queste persone", dice Zelnick.

"Credo che la maggior parte dei consumatori vogliano solo un trattamento equo e la vediamo in questo modo: alla fine di un pasto non basta che il cibo sia buono, deve anche avere un prezzo congruo rispetto a quello che si è mangiato. Siamo molto concentrati su questo aspetto, sul fatto che sia qualcosa in più di un accordo equo".

Zelnick dice inoltre di voler dare ai giocatori molto di più di quello per cui hanno pagato. A suo parere è indispensabile bilanciare la monetizzazione e l'esperienza: dato che Take-Two è un'azienda che si occupa d'intrattenimento, la creazione della migliore proposta possibile deve rimanere uno specifico traguardo a cui puntare.

"Nel nostro caso ci siamo riuniti e abbiamo cercato di ricordare a noi stessi che cerchiamo di creare le migliori forme d'intrattenimento del pianeta. Siamo interessati ad attrarre e affascinare i consumatori", ha proseguito Zelnick. "Se lo facciamo nel modo gioco, e questo è il nostro vero obiettivo, gli introiti e i profitti arriveranno di conseguenza, quindi cerchiamo di non enfatizzarli troppo.

"Adesso mi pongo domande, ad esempio se la raccolta dei dati permetta di migliorare la propria monetizzazione. Tecnicamente la risposta dovrebbe essere affermativa, ma siamo una compagnia che si occupa di monetizzazione o di intrattenimento? Siamo un'azienda d'intrattenimento, e quando ne siamo perfettamente consapevoli tutto il resto procede di conseguenza".

Take-Two e microtransazioni: diamo ai giocatori molto di più di quello per cui hanno pagato