Il mondo dei videogiochi è legato alla mitologia nordica da tantissimo tempo. Chi ha qualche anno in più sulle spalle ricorderà di sicuro il vecchio Heimdall (1991) e il suo seguito, ma anche di recente l'influenza di Odino e compagnia si è manifestata sull'intrattenimento elettronico grazie a titoli come Hellblade: Senua's Sacrifice e God of War. Prima di questi ultimi, alle divinità e alla cultura norrena si era ispirato in modo significativo anche The Banner Saga, uno dei giochi in grado di godere del periodo d'oro di Kickstarter per arrivare sui nostri schermi a inizio 2014. Il suo successo ha permesso due anni dopo a The Banner Saga 2 di raccontarci l'evoluzione della storia messa a punto da Stoic Studio, senza dubbio uno degli aspetti più interessanti della serie. Per vedere come andrà a finire tutto dobbiamo aspettare ancora poco tempo: The Banner Saga 3 è infatti destinato a chiudere definitivamente i conti, e arriverà il prossimo 26 luglio, data d'uscita su PC e console, Nintendo Switch compresa. In attesa che trascorra anche quest'ultimo mese che ci separa da The Banner Saga 3 abbiamo avuto modo di provare in anteprima il gioco, assaggiando così un piccolo antipasto. Se siete curiosi di sapere come si concluderà tra Uomini, Varl e Dredge, continuate a leggere.
La trama al capolinea
Del legame di The Banner Saga 3 col suo predecessore avevamo già parlato in occasione del nostro incontro col gioco alla GDC 2018. La storia riprenderà infatti da dove l'avevamo lasciata due anni fa, proseguendo anche nella numerazione dei capitoli in cui è divisa la narrazione. Gli sviluppatori si sono impegnati per rendere The Banner Saga 3 fruibile anche da chi non ha giocato i due episodi precedenti, ma visto il profondo legame che c'è tra i tre capitoli in termini di trama ci risulta difficile credere che possa esserlo davvero a pieno. Per questi motivi è impossibile parlare della trama di The Banner Saga 3 senza accennare a quanto accaduto in precedenza, quindi se avete intenzione di recuperare i suoi due predecessori vi consigliamo di non andare oltre. Nei primi tre capitoli del gioco, ai quali è dedicata questa prova, gran parte della narrazione viene riservata ad Arberrang, capitale degli Uomini nella quale ha ormai fatto il suo ingresso la carovana guidata da Rook/Alette. Oltre a essere divisa da contrasti tra fazioni interne, Arberrang si trova in stato d'assedio da parte dei Dredge, a loro volta disperati e in fuga dall'Oscurità che sta divorando tutto il mondo. Quest'ultima è ormai arrivata a inghiottire gran parte dei territori visti nel corso dei primi due capitoli, riducendo sempre più le speranze dei protagonisti di rimanere in vita.
Gli avvenimenti di Arberrang si svolgono in modo parallelo a quelli di Manaharr, sede dello scontro finale visto in The Banner Saga 2. Messo alle strette proprio dall'Oscurità che non smette di avanzare, il gruppo di cui fanno parte Iver, Eyvind e Juno si trova costretto a fare il proprio ingresso nelle terre inghiottite dal grande buio, nel tentativo di fermarlo. Un'atmosfera da fine del mondo ancora più forte quindi, in cui l'aria da resa dei conti si respira sin dalle prime battute di The Banner Saga 3. In termini di evoluzione della trama, tutto sarà possibile: come spiegatoci in passato da Arnie Jorgensen, art director di Stoic Studio, potrà anche accadere che sopravvivano tutti gli eroi o viceversa che muoiano tutti, a seconda delle scelte fatte dal giocatore.
Il gameplay che conosciamo, con poche novità
Così come avvenuto nel passaggio dal primo al secondo capitolo, anche in The Banner Saga 3 le meccaniche di gioco e il gameplay resteranno per lo più quelle che conosciamo. La scelta di Stoic Studio è infatti quella di dare continuità alla serie, proseguendo nel racconto di una storia che come abbiamo detto in passato potrebbe anche essere vista come una pubblicazione a episodi in stile Telltale Games. Non aspettiamoci quindi particolari novità nel gameplay di The Banner Saga 3, diviso come al solito in due parti: la prima è quella che prevede la gestione della carovana, con dialoghi e decisioni da prendere in grado di influenzare gli eventi del gioco, mentre la seconda è quella legata alle battaglie. Lo spunto per dare una ventata di novità alle dinamiche di The Banner Saga 3 viene offerto dall'ambientazione dell'Oscurità, all'interno della quale ci troveremo per la prima volta a muovere i nostri passi. Dal punto di vista narrativo, tutto ciò che si trova al suo interno viene corrotto: ci troveremo così ad affrontare creature che un tempo erano Uomini, Varl o Dredge, deformati dall'Oscurità una volta finiti dentro di essa.
Questi nuovi tipi di nemici porteranno naturalmente con loro in The Banner Saga 3 abilità nuove, tra le quali quella che permette alle unità eliminate di posizionare una trappola nella casella occupata: nel caso in cui uno dei nostri personaggi dovesse camminare sopra di essa si vedrà sottratto un punto volontà, aggiunto invece al quantitativo a disposizione del nemico. Occorrerà dunque fare particolare attenzione e avvalersi di tutti gli strumenti messi a nostra disposizione, tra i quali troviamo anche la potente lancia Valka avvistata alla fine di The Banner Saga 2: usandola è possibile infliggere danni anche significativi a nemici adiacenti, rendendola così uno strumento importante per far volgere le battaglie a proprio favore. Nell'Oscurità cambiano anche alcune regole per gli scontri, nei quali sarà presente un conto alla rovescia indicante il numero di turni a nostra disposizione prima di assistere all'arrivo di rinforzi nemici: una volta sconfitta la prima ondata starà a noi scegliere se concludere lo scontro o affrontare anche la seconda, per tentare di ottenere oggetti speciali in grado di modificare le abilità dei personaggi. Un'ulteriore via di personalizzazione sarà quella legata ai titoli eroici, assegnabili una volta raggiunto il livello dieci a ognuna delle nostre unità: l'ampia scelta permetterà al giocatore di adattare ogni eroe alle proprie esigenze, personalizzando ulteriormente le sue caratteristiche.
Grafica e sonoro sempre ispirati
In base a quanto abbiamo avuto modo di vedere nell'antipasto concessoci da Stoic Studio, possiamo dire che anche il comparto grafico e artistico di The Banner Saga 3 resterà quello che già conoscevamo. Il marchio di fabbrica del team con base ad Austin resta dunque intatto nella sua qualità: sia che si tratti di rappresentare lo scenario epico della capitale sull'orlo del tracollo di fronte all'assedio dei Dredge, sia che si vada a esplorare la finora sconosciuta Oscurità, non poteva essere altrimenti. Il solito Austin Wintory è stato chiamato a mettere il proprio sigillo di garanzia sulla splendida colonna sonora, diventata anch'essa un tratto distintivo dell'intera serie. Rispetto al passato, ci sono buone notizie anche per noi giocatori del Bel Paese: l'italiano sarà infatti tra le lingue supportate sin dal lancio di The Banner Saga 3, per cui non sarà più necessario ricorrere all'inglese per seguire lo svolgersi della trama. Considerando la quantità di dialoghi presenti nel gioco, si tratta senza dubbio di un'ottima notizia.
Al netto di alcune novità marginali, The Banner Saga 3 si presenta ai nostri occhi con una formula del tutto simile a quella dei suoi predecessori. Nessuna sorpresa: ce lo aspettavamo, così come ci aspettiamo che questo terzo capitolo porti con sé una conclusione dal giusto livello di epicità per l'intera trilogia. La presenza di finali multipli promette di condurre ogni giocatore all'epilogo legato alle scelte effettuate nell'arco di tutti e tre i capitoli, aprendo così anche la porta a eventuali ripartenze da zero per esplorare svolte narrative precedentemente evitate. Chi sopravviverà? L'Oscurità continuerà ad avanzare? Non ci resta che aspettare un mese per sapere tutto.
CERTEZZE
- Lo stile artistico resta immutato
- Cosa ci aspetta nell'Oscurità?
- Finali multipli per una storia matura e coinvolgente
DUBBI
- Poche novità nel gameplay
- I vari epiloghi sapranno reggere le aspettative?