In un riassunto generale dei più recenti eventi riguardanti il famoso caso dell'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft, il giornalista di Axios, Stephen Totilo, ha avanzato l'ipotesi che The Elder Scrolls 6 possa arrivare su PS5, non essendo forse esclusiva Xbox e PC.
La questione è molto dubbia, anche perché il gioco era considerato tra le esclusive sicure derivate dall'acquisizione di Bethesda, diventata ormai da anni un team first party di Xbox Game Studios, tuttavia l'approccio misto al ricorso alle esclusive è noto da parte di Microsoft, dunque l'interrogativo è lecito.
Non c'è mai stato un annuncio specifico da parte di Microsoft, ma come ricostruito da Totilo, Microsoft aveva parlato in precedenza di tre giochi esclusivi in arrivo su PC e Xbox, che sarebbero potuti non essere multipiattaforma senza andare a generare squilibri in termini di concorrenza.
La dichiarazione risale a dicembre, e l'idea generale è che si trattasse di Redfall, Starfield e The Elder Scrolls 6. Tuttavia, come spiegato dal giornalista di Axios, più di recente Microsoft ha parlato del piano di Microsoft attuale di pubblicare due nuovi giochi Zenimax in esclusiva, non destinati a PlayStation.
È facile capire come questi siano ancora Redfall e Starfield, il cui stato di esclusiva è ormai dichiarato, ma questo fa pensare che il terzo gioco misterioso potesse essere in realtà Hi-Fi Rush, uscito a sorpresa a fine gennaio 2023. Questo escluderebbe The Elder Scrolls 6 dalla questione, che potrebbe dunque ancora essere multipiattaforma.
Chiaramente si tratta di una speculazione, ma è anche possibile che il nuovo capitolo della saga fantasy possa essere considerato come una di quelle serie che hanno una "tradizione" sulle altre piattaforme e che dunque potrebbe non essere portata via da queste, come successo già per The Elder Scrolls Online e Fallout 76.
D'altra parte, considerando che The Elder Scrolls 6 non è probabilmente nemmeno entrato in produzione, è facile che semplicemente non rientri nemmeno nei documenti di Microsoft sui piani futuri forniti agli organi antitrust, visto che i dettagli sul gioco non sono ancora ben stabiliti e questo sia ancora lontano anni dalla sua uscita sul mercato.