Naughty Dog ha dato un nome proprio ad ogni nemico presente in The Last of Us 2. Una scelta piuttosto inusuale, ma che è servita da una parte per aumentare il realismo del mondo di gioco e dall'altra per incrementare l'immedesimazione del giocatore. In questo atteso videogioco, infatti, non si combatterà contro personaggi anonimi, ma avversari con un maggiore spessore umano.
Durante l'ultimo State of Play dedicato a The Last of Us 2 siamo rimasti stupiti di fronte al fatto che ogni nemico veniva chiamato con nome dai compagni, spesso in maniera disperata, soprattutto dopo essere stati uccisi da Ellie. Si tratta di una scelta narrativa ben precisa da parte del team di Neil Druckman, fatta per aumentare il realismo dell'universo di gioco e far provare empatia ai giocatori.
Nonostante sia in cerca di vendetta, infatti, Ellie non è una macchina da guerra senza anima, anzi. E nell'universo di The Last of Us Parte II la maggior parte delle persone non sono né buoni né cattivi, sono solo uomini e donne che fanno di tutto pur di sopravvivere. Per questo motivo ogni uccisione non deve essere presa alla leggera, deve avere un peso. Per far ciò Naughty Dog ha deciso di dare ad ognuno dei personaggi non giocanti (NPC) un nome proprio e delle linee di dialogo personali, così da renderlo a suo modo unico. Un espediente narrativo simile a quello usato coi cani: il fatto che guaiscano in maniera straziante quando colpiti non è stato fatto per sadismo, ma per scatenare emozioni e nei giocatori.
Basterà a placare la nostra sete di vendetta? Lo sapremo solo tra poco: l'embargo di The Last of Us 2 sta per scadere e dal quel momento in poi potremo parlare liberamente dell'ultima fatica di Naughty Dog. Restate con noi.