Il director di The Last of Us 2 Remastered, Matthew Gallant, ha detto la sua sulla questione remake e remaster, riferendo di non capire come mai queste operazioni tendano a scatenare polemiche tra i giocatori, come visto in particolare proprio con la serie di Naughty Dog.
Nell'intervista pubblicata da VGC, Gallant ha riferito che c'è sicuramente un pubblico a cui questa tipologia di titoli è rivolta, trattandosi a tutti gli effetti del "modo migliore" in cui giocare a certi giochi usciti in precedenza.
"Non capisco tutto questo risentimento su The Last of Us Parte 2 Remastered", ha riferito Gallant, "Se possiedi una PlayStation da poco e non conosci la serie, vogliamo che possiamo provarla con la migliore esperienza possibile e sfruttando le caratteristiche di PS5 con una sua versione nativa del gioco", ha spiegato.
C'è un pubblico per le remaster
"La mia idea è che ci sia un pubblico per questo tipo di prodotti, per cui una versione PS5 risulta affascinante", ha affermato il director. Gallant ha inoltre riferito di aver presente che i remaster non siano adatti a tutti, e che questa cosa vada comunque bene.
Anche nella nostra intervista pubblicata su queste pagine viene menzionato l'argomento in questione: alla domanda sul peso di questo progetto, Gallant ha spiegato che i nuovi contenuti introdotti nel gioco, come i Livelli Perduti, hanno comunque rappresentato un momento importante di produzione per Naughty Dog, che danno un notevole spessore all'operazione.
Con l'occasione, vi ricordiamo anche la nostra recensione di The Last of Us Parte 2 Remastered.