Stando alle dichiarazioni di Takato Utsunomiya, il chief operating officer di The Pokémon Company, ci sono delle discussioni interne all'azienda volte a garantire un certo livello qualitativo per i prossimi giochi Pokémon senza ridurre i ritmi di pubblicazione regolari ed elevati a cui sono abituati i fan.
"Penso che in generale, se si guarda al passato, il percorso che abbiamo intrapreso fino ad ora è stato quello di una pubblicazione regolare di prodotti con una cadenza abbastanza fissa", ha detto Utsunomiya. "Abbiamo sempre avuto prodotti che potevano arrivare sul mercato e nuove esperienze per i nostri clienti, e questo è il modo in cui abbiamo operato finora."
"Penso che siamo ancora operando in questo modo, ma, man mano che gli ambienti di sviluppo cambiano, ci sono sempre più discussioni su come possiamo continuare a farlo, assicurandoci al contempo di immettere sul mercato prodotti di qualità."
Pokémon: troppi giochi in troppo poco tempo?
Nonostante numeri di vendita straordinari, gli ultimi giochi della serie usciti lo scorso anno, ovvero Leggende Pokémon Arceus e Pokémon Scarlatto & Violetto, sono stati aspramente criticati sul fronte grafico e tecnico. In particolare i giochi di nona generazione al lancio hanno mostrato il fianco a una serie di bug e magagne tecniche non trascurabili che hanno fatto storcere il naso anche ai fan più sfegatati.
Per alcuni parte del problema è rappresentato dagli elevati ritmi con cui The Pokémon Company sforna nuovi giochi (ad esempio, solo tra il 2019 e il 2022 sono usciti tre giochi principali e vari DLC), laddove invece quelli medi dell'industria sono diminuiti negli ultimi anni in quanto lo sviluppo di un videogioco sta diventando un processo via via sempre più complesso e lungo. Di conseguenza Game Freak non avrebbe il tempo materiale per rifinire al meglio ogni nuovo gioco della serie, un problema che sembrerebbe sempre più evidente a ogni nuova uscita.
A quanto pare The Pokémon Company non sta trascurando questo aspetto, o perlomeno così sembrerebbe dalle parole di Utsunomiya, il che dovrebbe far ben sperare per i giochi futuri.