The Witcher è ormai una delle serie più famose nel panorama videoludico attuale, eppure si fonda su un rapporto difficoltoso con il creatore stesso del suo universo.
Andrzej Sapkowski, scrittore polacco che ha dato vita a tutto il mito di The Witcher con i suoi libri, dai racconti Wiedźmin ai romanzi successivi, ha sempre avuto un rapporto alquanto negativo con i videogiochi di CD Projekt, a partire da un iniziale accordo economico chiaramente fallace. Il fatto è che Sapkowski sembra non aver creduto inizialmente alle potenzialità di una serie di videogiochi basata sulla sua creatura, pertanto invece di stipulare con CD Projekt un accordo a lungo termine, basato su royalties e percentuali di vendita, si accordò per vendere direttamente i diritti di sfruttamento della proprietà intellettuale in ambito videoludico in cambio di una somma versata in un'unica soluzione ma che si è rivelata poi estremamente esigua rispetto ai numeri che ha fatto la serie The Witcher.
Insomma, Sapkowski vendette i diritti a CD Projekt per un corrispettivo piuttosto basso (non è chiaro quale fosse la cifra precisa) e chiaramente si ritrova ora a rimpiangere un accordo che avrebbe potuto fruttargli decisamente molto di più, anche per questo ha sempre avuto un certo disprezzo per la serie videoludica, che tuttavia ha contribuito ampiamente alla fama di The Witcher in ambito internazionale. In questi giorni, gli avvocati dello scrittore hanno chiesto a CD Projekt di rivedere gli accordi: secondo quanto riferito, la vendita iniziale dei diritti riguardava infatti solo il primo videogioco di The Witcher e l'accordo non copriva i capitoli successivi. Per questo motivo, chiedono agli sviluppatori circa 16 milioni di dollari sulla base dei nuovi sviluppi. Ovviamente, si scatenerà a questo punto una battaglia legale di cui attendiamo ulteriori sviluppi.