Twitch ha deciso di adire alle vie legali contro 150 streamer per riciclaggio di denaro sporco. A quanto è stato ricostruito, grazie all'uso criminale della piattaforma sono stati ripuliti più di 9,8 milioni di dollari, provenienti da carte di credito rubate. Da notare che gli streamer provengono tutti dalla Turchia.
Lo scandalo è emerso dopo l'hack della piattaforma, che ha esposto i compensi degli streamer. Leggendo i file, molti utenti hanno notato come alcuni streamer con un seguito molto ridotto, una cinquantina di spettatori nei loro momenti migliori, fossero riusciti a fare una grande quantità di Bit, la moneta di Twitch, in breve tempo.
Studiando la situazione è emerso che, semplicemente, lavoravano per dei ladri di carte di credito. Questi ultimi gli donavano grandi quantità di Bit, usando le carte rubate, che poi gli streamer gli rimborsavano sui loro conti correnti per il 70-80%, tenendo il resto.
Twitch ha quindi deciso di intervenire, denunciando gli streamer per abuso dei suoi sistemi di monetizzazione. Le denunce sono partite a settembre. Certo, fa riflettere come la piattaforma non si fosse accorta di nulla fino all'hack dei suoi dati e che ci siano volute le denunce degli utenti per scoprire delle violazioni così palesi.