Alcuni spettatori di Twitch si stanno organizzando sotto l'hashtag #BoycottTwitch, per lanciare il boicottaggio della piattaforma dopo i disastri avvenuti al recente TwitchCon, che è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso, dopo mesi di polemiche e problemi.
Di base spettatori e streamer si sentono ostracizzati da Twitch, a causa dei recenti cambiamenti, come quello alla divisione dei ricavi, diventati per tutti di 50/50 con la piattaforma, lì dove prima i top streamer avevano accordi speciali che gli facevano ottenere fino al 70% della torta, e dell'organizzazione di quella che doveva essere una festa, ma che è stata puntellata dai problemi e dalle susseguenti polemiche.
Con l'aumento della pressione della concorrenza, in particolare quella di YouTube, il moltiplicarsi delle pubblicità, che stanno rovinando l'esperienza a molti, i motivi di protesta sono davvero molti.
Il TwitchCon di suo è stato un mezzo disastro, tra streamer che si sono feriti, accuse di molestie e misgendering e una disorganizzazione generale degli eventi. Da qui il passo verso la protesta è stato brevissimo.
Secondo alcuni, come lo streamer Toby, cancellare gli account può essere eccessivo. Alcuni streamer, in particolare quelli più piccoli, potrebbero essere penalizzati da un abbandono di massa della piattaforma.
Vedremo se questa protesta porterà a qualcosa. L'unica certezza è che i segni di malcontento verso Twitch vanno moltiplicandosi.