Twitch ha richiamato gli streamer, invitandoli a non utilizzare musica coperta da copyright. L'appello, che suona quasi come un ultimatum, è stato pubblicato sul blog ufficiale della piattaforma, dove è stata chiarito cosa sta succedendo: le major discografiche sono partite all'offensiva e stanno bombardando la piattaforma di DMCA.
Fino a maggio di quest'anno, gli streamer di Twitch avevano ricevuto circa 50 DMCA l'anno, ma da maggio le case discografiche hanno iniziato a inviarne migliaia a settimana. Molti DMCA sono incentrati su clip, spesso vecchie di anni, in cui si sentono pezzi di canzoni coperte da copyright.
Twitch ha già cancellato la maggior parte delle clip incriminate dai profili degli streamer e i DMCA hanno portato alla cancellazione di interi archivi di clip, ossia di anni di lavoro dei content creator. Alcune clip però sono ancora soggette a DMCA per via del fatto che si trovano ancora sui server di Twitch, nonostante la cancellazione (fatto che ha portato a grosse lamentele degli streamer stessi).
Nel post odierno Twitch ha promesso che sarà più trasparente sull'argomento e che fornirà agli streamer gli strumenti adatti per comprendere e gestire al meglio la questione. Finché non lo farà, saranno però gli streamer a dover cancellare a mano i contenuti incriminati. Le uniche musiche ammesse sono quelle libere da copyright, come quelle fornite da Twitch stessa. Anche le musiche dei videogiochi, se sotto copyright, possono rappresentare un problema (prendete i giochi che utilizzano brani musicali su licenza), quindi è meglio evitarle.
Insomma, il problema è davvero grosso e i creatori di contenuti potrebbero dover iniziare a pagare per le opere che sfruttano per i loro streaming, quantomeno quelli musicale... il che non sarebbe nemmeno sbagliato.