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Ubisoft, il direttore degli abbonamenti vuole che vi abituiate a non possedere i giochi

Ubisoft e il suo direttore degli abbonamenti vuole che il pubblico si abitui a non possedere i giochi e punti tutto sui servizi in abbonamento. Ecco i dettagli.

NOTIZIA di Nicola Armondi   —   16/01/2024
Ubisoft, il direttore degli abbonamenti vuole che vi abituiate a non possedere i giochi

Philippe Tremblay, Direttore dei servizi in abbonamento presso Ubisoft, è stato intervistato da Gamesindustry.biz e ha parlato delle novità di Ubisoft+. In tale sede, ha anche commentato il rapporto dei giocatori con gli abbonamenti e la loro abitudine a non possedere i giochi. In breve, ritiene che i videogiocatori si abitueranno esattamente come è successo per la musica, le serie TV e i film.

"Una delle cose che abbiamo visto è che i giocatori sono abituati, un po' come i DVD, ad avere e possedere i loro giochi. È questo il cambiamento dei consumatori che deve avvenire. Si sono abituati a non possedere la loro collezione di CD o DVD. È una trasformazione che è stata un po' più lenta a verificarsi [nei giochi]. Quando i giocatori si sentono a proprio agio in questo aspetto... non perdono i loro progressi. Se si riprende il gioco in un altro momento, il file dei progressi è ancora lì. Non è stato cancellato. Non si perde ciò che si è costruito nel gioco o il proprio impegno nel gioco. Si tratta quindi di sentirsi a proprio agio nel non possedere il gioco."

"Ho ancora due scatole di DVD. Capisco perfettamente il punto di vista dei giocatori. Ma quando le persone abbracceranno questo modello, vedranno che questi giochi saranno ancora disponibili, il servizio continuerà e sarà possibile accedervi quando si vorrà. Questo è rassicurante."

"Lo streaming è anche una cosa che funziona molto bene con l'abbonamento. Si paga quando se ne ha bisogno, invece di pagare sempre".

Il problema degli abbonamenti e dello streaming

Philippe Tremblay
Philippe Tremblay

Tremblay, come è ovvio vista la sua posizione, è però un po' generico sotto un punto di vista. Non è vero che i contenuti di un servizio sono al sicuro per sempre, ma solo fintanto che la compagnia ritiene vantaggioso mantenere attivo il servizio.

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In casi estremi, certi prodotti spariscono completamente dal mondo: ad esempio, con la chiusura dello store di Xbox 360 andranno persi per sempre 47 giochi, poiché non esistono in formato fisico.