Le vendite negative fatte dai titoli di Ubisoft nel 2022 non riguardano solo l'editore francese, ma l'intera industria, come sottolineato da Christoper Dring, giornalista di Games Industry specializzato proprio nella divulgazione dei dati di vendita.
In un post su Twitter Dring ha parlato di "punti preoccupanti" nei dati diffusi da Ubisoft. In particolare pare essere sfuggita a molti la parte relativa alla tendenza del mercato di consolidarsi intorno ai franchise più forti, marginalizzando tutti gli altri giochi.
Dring: "Sì, COD, FIFA, LEGO, Elden Ring, GOW, e Pokémon fanno grossi numeri. Ma basta guardare poco più in basso e Tiny Tina, Saints Row, Midnight Suns, Mario + Rabbids, Two Point Campus... non sono andati bene."
Insomma, il problema è molto più diffuso di quanto non sembri e i fallimenti vanno accumulandosi, creando grossi problemi al mercato tradizionale.
Nei commenti qualcuno ha fatto notare a Dring che Gearbox ha parlato di successo per Tiny Tina's Wonderlands, al che il giornalista gli ha fatto notare che non è riuscito a entrare nemmeno nella top 50 europea del 2022.
Qualcuno si è chiesto se l'affermazione dei servizi in abbonamento possa aver contratto le vendite dei giochi, cosa che Dring non esclude ma che andrebbe studiata prima di trarre delle conclusioni.