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Una Xbox portatile ribadirebbe il fatto che a Microsoft della console war non importa un fico secco

Cerchiamo di capire se una Xbox portatile potrebbe essere la definitiva uscita di Microsoft dal solco della console war.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   23/09/2024
Phil Spencer, il capo di Xbox

Ormai è abbastanza chiaro che il futuro delle console non può essere ricercato solo nella potenza bruta. Xbox in particolare non può continuare a inseguire il modello di Sony, pretendendo allo stesso tempo di essere diversa. Non è una questione di console war, ma di mero posizionamento sul mercato, lì dove appare evidente che la polarizzazione dei fan rende davvero difficile la transizione da un sistema all'altro, con Sony che da questo punto di vista ha un vantaggio attualmente abissale.

C'è bisogno di nuovi modi di giocare e di sistemi che si presentino come freschi e non soltanto come più potenti, anche perché tutti questi muscoli extra sono ormai fine a se stessi (alzi la mano chi è rimasto stupito dalla presentazione di PS5 Pro), lì dove a contare di più per il lato grafico sono i soldi che si investono nei dettagli e nelle rifiniture, per così dire... anche perché lo sappiamo tutti che GTA 6 sarà il gioco graficamente più bello di questa e della prossima generazione, considerando le cifre astronomiche che Take Two ci sta investendo sopra. Chi potrà mai stargli dietro?

Console fluide

Voli pindarici a parte, continuare con questo gioco delle generazioni è ormai masochismo puro. Chiariamo: le generazioni continueranno a esserci e non si estingueranno domani e forse nemmeno dopodomani, ma la recente concezione delle piattaforme ludiche come ecosistemi pretende una maggiore fluidità, per riuscire ad adattarsi meglio ai continui mutamenti del mercato.

Una Xbox portatile potrebbe essere concepita come Steam Deck
Una Xbox portatile potrebbe essere concepita come Steam Deck

Del resto quest'ultimo ha già ampiamente dimostrato di non potersi ancorare più alle singole generazioni, snobbando completamente quelle precedenti, tanto che a fianco alle ultime console vivono ancora con discreto successo quelle della passata epoca (utilizzatissime e con ancora molti lanci) e, nel mentre, si sono formati dei mercati alternativi che stanno attirando sempre più i giocatori insoddisfatti della scena consolidata (pensate all'ampliarsi della scena del retrogaming). Per non parlare dell'elefante nella stanza, ossia il settore mobile che se ne sta lì zitto zitto a fare numeri enormi che ormai il mercato tradizionale si sogna.

Insomma, in uno scenario del genere l'idea di una Xbox più agile non sarebbe per niente male, soprattutto nel caso in cui iniziasse davvero a dare le spalle alla console war e a chi continua a scannarsi per decidere quale versione di un gioco ha il verde più verde. Probabilmente seguirebbe più il trend di Steam Deck che quello di Nintendo Switch, considerando che la prima è un hardware di appoggio, per così dire, ossia un'alternativa per i giocatori PC che già di loro hanno una piattaforma di riferimento da cui partire, mentre la seconda è, nonostante la sua doppia natura, una console più tradizionale con cui Nintendo ha aggredito i suoi due mercati di riferimento, ormai non più gestibili singolarmente.

Quindi, nel caso fosse confermata, tendo a vedere un'eventuale Xbox portatile come una semplice alternativa: una possibilità in più che non andrà a chiudere la porta a tutte le altre già presenti nei negozi, lì dove il marchio continuerà la sua opera di allargamento alle altre piattaforme. Anche perché difficilmente Microsoft si metterà a buttare via quanto fatto in questa generazione per supportarne una completamente nuova, con il rischio di erodere ancora di più la sua base utenti.

Questo è un editoriale scritto da un membro della redazione e non è necessariamente rappresentativo della linea editoriale di Multiplayer.it.