Continuano a emergere dettagli piuttosto inquietanti sul comportamento di Unity in questi giorni, che evidenzia una volontà di forzare l'applicazione della discussa tassa sulle installazioni: in questo caso, ci sono varie testimonianze sulle modifiche applicate dalla compagnia sugli accordi di licenza in modo da far applicare il nuovo regolamento a tutti gli utenti che utilizzando l'engine.
Come spiegato anche in un post su Reddit, dopo le controversie su alcune modifiche effettuate che hanno portato a un contrasto con Improbable, Unity aveva deciso di modificare i suoi termini di servizio nel 2019, stabilendo che "quando si ottiene una versione di Unity e non si effettuano upgrade, potete rimanere legati a quella specifica versione dei termini di servizio". Ovvero, i termini rimanevano legati alla versione che era stata adottata inizialmente, nel caso in cui non si volessero fare ulteriori upgrade.
Questo, in teoria, avrebbe dovuto escludere dai nuovi regolamenti tutti quei progetti che utilizzavano una versione più vecchia di Unity senza apportare modifiche più recenti. Tra aprile e giugno, questi elementi sono stati rimossi dai termini del servizio, modificando di fatto gli accordi con gli utenti.
Il repository su Github pare sia stato rimosso
Non solo, sembra che sia stato anche rimosso il repository su Github nel quale venivano mostrate tutte le modifiche effettuate agli accordi su licenza, altra iniziativa che era stata presa per garantire la trasparenza del servizio, evidentemente con l'idea di preparare il terreno alle successive modifiche.
Tutto questo sembrerebbe puntare a invalidare la regola per cui era possibile continuare ad usare delle versioni specifiche di Unity con i rispettivi termini di utilizzo appartenenti anche agli anni precedenti, nell'intento probabilmente di forzare l'applicazione delle nuove regole a tutti gli sviluppatori.
Come abbiamo visto, queste nuove regole richiedono di pagare una tassa per ogni installazione una volta superata una certa soglia di diffusione del gioco, cosa che innesca una serie di effetti fortemente negativi per gli sviluppatori. Unity ha modificato parzialmente l'impostazione iniziale ma lasciandola comunque ampiamente problematica, con gli sviluppatori che sono attualmente in rivolta.