Unity ha svelato una nuova clausola di utilizzo dell'Unity Game Engine che appare quantomeno problematica. Sostanzialmente gli sviluppatori dovranno pagare per ciascuna installazione dei giochi che lo sfrutteranno, su qualsiasi piattaforma, sia essa PC, mobile, console o quant'altro, a prescindere dal modello economico adottato.
Unity vuole fallire?
La cosiddetta RunTime Fee, annunciata dalle pagine di GamesIndustry, sarà introdotta con l'ultima versione del motore e si attiverà dopo un certo numero di installazioni.
Come dicevamo, non importerà il modello economico adottato, perché il pagamento scatterà comunque. Mettiamo quindi che uno studio decida di regalare un gioco creato con Unity, nel caso in cui abbia successo e sia installato da molte persone, dovrà comunque versare il dovuto alla compagnia. È probabile che la novità scoraggerà molti team indie dall'adottare Unity per i loro futuri giochi, soprattutto vista l'esistenza di alternative gratuite come l'Unreal Engine, ma per chi ha progetti attualmente in sviluppo è difficile pensare di cambiare engine in corsa. Soprattutto i team più piccoli rischierebbero semplicemente di fallire, nel caso decidessero di farlo.
Le soglie da superare per far scattare il balzello sono di 200.000 installazioni in 12 mesi o di 200.000 dollari di ricavi per chi ha sottoscritto le licenze Unity Personal o Unity Plus, mentre raggiungono il milione di installazioni e il milione di dollari di ricavi per chi ha sottoscritto una licenza Pro o Enterprise.
Il prezzo da pagare a Unity per copia installata è particolarmente gravoso: 0,20 dollari, che scende a 0,125 dollari per gli utenti Enterprise. Ciò significa che se uno studio indie rilasciasse un gioco gratuito che venisse installato un milione di volte, dovrebbe pagare 200.000 dollari a Unity a fronte di 0 ricavi.
La situazione è in realtà ancora più paradossale, come emerso da alcuni commenti a un post su X di Huenry Hueffman di Newfangled Games, che ha invitato provocatoriamente ad acquistare i giochi fatti con Unity, ma senza installarli.
È nei commenti al suo post si è scoperta una cosa ancora più sconcertante: Unity conteggia come installazioni anche quelle delle copie pirata, come successo a @urban_meadows, che si è ritrovato conteggiate 20.000 installazioni da copie pirata dei suoi giochi, per un totale di 40.000 installazioni (che comprendono le copie vendute). Quindi non solo qualcuno ha rubato i suoi giochi, ma dovrà anche pagare per il divertimento dei ladri.