Durante l'incontro a Lima, in Perù, i presidenti Joe Biden e Xi Jinping hanno affrontato una serie di questioni globali e bilaterali, tra cui il crescente utilizzo dell'intelligenza artificiale (IA) in ambito militare. Entrambi i leader hanno concordato sulla necessità di garantire che le decisioni riguardanti l'impiego di armi nucleari rimangano esclusivamente sotto controllo umano, ribadendo l'importanza di sviluppare l'IA in modo prudente e responsabile.
Un punto cardine
La discussione sull'IA ha rappresentato un punto cardine dell'incontro, con Biden e Xi che hanno sottolineato i rischi associati all'uso indiscriminato di questa tecnologia nei sistemi militari. Entrambi hanno convenuto sull'urgenza di un dialogo internazionale per migliorare la sicurezza dell'IA e promuoverne un utilizzo che favorisca il bene comune. Questa linea di pensiero si collega al recente impegno di entrambe le nazioni di co-sponsorizzare risoluzioni delle Nazioni Unite per regolamentare i rischi legati ai sistemi di intelligenza artificiale.
L'accordo tra i due presidenti si estende oltre il controllo umano sulle armi nucleari, includendo l'impegno a valutare attentamente i rischi dell'IA in ambito bellico. Biden e Xi hanno ribadito l'importanza di un approccio prudente, che eviti l'escalation di conflitti causati da sistemi autonomi non regolamentati. Questo impegno rappresenta un passo significativo verso una cooperazione globale sulla regolamentazione di tecnologie potenzialmente destabilizzanti.
Un canale di comunicazione aperto
Oltre alle questioni relative all'IA, i due leader hanno discusso temi di rilievo come il cambiamento climatico, i diritti umani e la sicurezza internazionale. Tuttavia, il dialogo sull'intelligenza artificiale ha messo in evidenza una rara convergenza di intenti, dimostrando che, nonostante le tensioni geopolitiche, esistono spazi di cooperazione su questioni di interesse globale. L'incontro si è concluso con un rinnovato impegno a mantenere canali di comunicazione aperti e a prevenire che la competizione tra le due potenze si trasformi in conflitto. La decisione di affrontare congiuntamente i rischi dell'IA è un segnale positivo, che potrebbe aprire la strada a ulteriori collaborazioni su temi di interesse globale e contribuire alla stabilità internazionale.