Ieri 9 novembre, l'industria farmaceutica USA Pfizer ha annunciato l'arrivo di un vaccino per il COVID-19 con il 90% di efficacia, prodotto dalla tedesca BioNTech. Quasi contemporaneamente alla lieta novella però, le azioni delle compagnie attive nell'industria dei videogiochi sono iniziate a crollare.
I cali hanno colpito: CD Projekt, attualmente impegnata con Cyberpunk 2077; Ubisoft (Assassin's Creed Valhalla, Watch Dogs Legion, Immortals Fenyx Rising), Take-Two, Unity, Electronic Arts e Activision Blizzard.
C'è da notare che i cali non hanno fatto scendere il valore delle azioni oltre quanto avevano guadagnato nel corso dell'anno proprio grazie alla pandemia, ma sono comunque indicativi di quanto la situazione abbia arricchito il settore, per quanto cinica possa sembrare questa affermazione.
Sostanzialmente, la prospettiva che molte persone possano tornare più attivamente a socializzare all'esterno delle loro abitazioni è vista in maniera negativa da chi investe nella nostra industria. Non è infatti un mistero che costringendo moltissimi a stare a casa, il COVID-19 abbia portato alla vendita di più console e più giochi. Fenomeni come quello di Animal Crossing: New Horizons sono ad esempio spiegabili anche con lo stato di emergenza in cui stiamo vivendo.