Xbox All Access, il servizio in abbonamento lanciato da Microsoft negli USA, potrebbe rappresentare un grande vantaggio non tanto per l'attuale generazione di console, ma anche e soprattutto per la prossima. Se infatti la casa di Redmond deciderà di confermare questo tipo di offerta, consentendo a chiunque di entrare in possesso di una nuova Xbox, annullerà qualsiasi scoglio legato al prezzo e si rivolgerà dunque a un pubblico potenzialmente mai così vasto.
Accolto con grande entusiasmo dagli utenti, Xbox All Access prevede, come spiegato più volte, di pagare per due anni un canone mensile variabile (22 dollari nel caso si scelga una Xbox One S, 35 dollari nel caso si scelga una Xbox One X) che include non solo la console ma anche un abbonamento a Xbox Game Pass e a Xbox LIVE Gold.
Si tratta però solo dell'ultimo tassello di un puzzle che Microsoft sta cercando di comporre e che potrebbe giocare un ruolo chiave da qui a due anni, quando cioè arriveranno sul mercato Scarlett e PlayStation 5. Gli altri tasselli, inutile dirlo, sono il già citato modello Netflix dell'abbonamento a Xbox Game Pass e le insistenti voci secondo cui la prossima console dell'azienda americana baserà la propria offerta sul game streaming.
Cosa significa esattamente? Che Scarlett si presenterà come un set top box "vuoto" in grado però, grazie alla potenza del cloud (in quel caso per davvero), di offrire esperienze da gioco che faranno impallidire qualsiasi concorrenza. L'hardware che si occuperà dei calcoli da remoto non avrà infatti limiti di potenza, e ciò significa che da quel tipo di macchina potremo aspettarci tranquillamente una grafica a 4K con ray tracing in tempo reale, come con le schede video NVIDIA RTX appena presentate.
In che modo Sony potrà difendersi da un'offensiva del genere, che impiega nel modo più intelligente ed efficace le enormi risorse di Microsoft, lanciando una console tradizionale? Da una parte puntando sulla popolarità del brand PlayStation, consolidata durante quest'ultima generazione anche nei territori che tradizionalmente vedevano il dominio di Xbox; dall'altra raccogliendo ancora una volta i frutti dei grandi investimenti fatti nella fase finale del ciclo di vita di PlayStation 3 per quanto concerne le produzioni first party.
La cosa interessante, tuttavia, è che uno scenario del genere, con un possibile capovolgimento di fronte nei prossimi anni, non l'avrebbe immaginato nessuno fino a poco tempo fa. Sarà dunque così che andranno le cose? E sarà un vantaggio anche per i videogiocatori? Parliamone.