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Xbox e i leak: la giudice dice che è colpa di Microsoft, come suggerito dalla FTC (aggiornata)

Xbox ha subito un enorme leak di informazioni confidenziali e ora la FTC USA afferma di non avere colpe e che è Microsoft stessa ad essere responsabile.

NOTIZIA di Nicola Armondi   —   19/09/2023
Xbox e i leak: la giudice dice che è colpa di Microsoft, come suggerito dalla FTC (aggiornata)

La Federal Trade Commission (FTC) ha puntato il dito contro Microsoft per l'enorme fuga di notizie sul Xbox che ha visto finire online una lunga serie di informazioni su hardware e giochi non ancora annunciati.

La fuga di notizie è nata dagli allegati di un singolo documento giudiziario caricato su un sito web ospitato dalla Corte distrettuale degli Stati Uniti per il distretto settentrionale della California, dove la FTC sta facendo causa a Microsoft per l'acquisizione di Activision Blizzard per 69 miliardi di dollari.

A prima vista, il documento PDF sembrava pesantemente redatto come tutti gli altri. Tuttavia, l'utilizzo di Adobe Reader per aprire questo PDF ha rivelato una serie di allegati che illustravano in dettaglio i piani di Xbox, nonché e-mail riservate tra i dirigenti.

Si tratta di un leak enorme e tutti stanno cercando di capire chi ha la colpa per l'errore che ha portato alla scoperta di queste informazioni che ovviamente Microsoft non desiderava finissero sotto gli occhi di tutti.

Le parole del direttore della FTC

In un tweet, Douglas Farrar, direttore dell'ufficio affari pubblici della FTC, ha ribadito che la FTC non ha alcuna colpa e, in una dichiarazione rilasciata a NBCNews, ha accusato Microsoft di aver causato i propri problemi, affermando che: "Microsoft è responsabile dell'errore nel caricare questi documenti in tribunale".

Microsoft però non ha ancora commentato la questione. I documenti sono ovviamente stati rimossi, ma oramai le informazioni sono in rete.

Aggiornamento: La giudice Jacqueline Scott Corley ha confermato che Microsoft ha inavvertitamente fornito al tribunale un link ai documenti non secretati in questione, che ha poi caricato sulla pagina Internet creata per il caso. La colpa pare quindi essere proprio della compagnia di Redmond.