Quest'oggi sono emersi online tutta una serie di documenti e comunicazioni interne di Microsoft, legate alla divisione videoludica Xbox. Da questi abbiamo scoperto veramente un po' di tutto, con in realtà anche visioni estremamente contrastanti che - se lette parzialmente - ci possono dare un'idea completamente opposta della situazione di Xbox.
Da un lato abbiamo infatti la Microsoft "compro tutto" che parlava - quanto seriamente è da definire - di acquisire compagnie come Valve, Nintendo e Warner Bros. Entertainment. In tutta onestà, troviamo solo quest'ultima opzione come parzialmente credibile, visto che la compagnia madre di Warner Bros. Entertainment sembra regolarmente pronta a vendere parte delle proprie IP e team.
Al tempo stesso, nel caso della divisione videoludica, le IP di WBE non sarebbero accessibili, cosa che ovviamente blocca enormemente Microsoft che è molto interessata alla creazione di un ampio catalogo di contenuti per spingere ancora di più Game Pass.
Inoltre, si continua a parlare di nuove console, con la prossima generazione fissata per il 2028, una nuova versione di Xbox Series X solo digitale e un controller con giroscopio. Anche dal punto di vista hardware quindi i piani sono tanti e coraggiosi, anche se forse non molto intriganti per una certa fetta di utenza.
Come dicevamo, quindi, una compagnia che mira a espandersi e spendere, il che denota una certa sicurezza nel proprio business e nei piani a lungo termine.
I lati meno positivi di Xbox
Tutto questo però fa il paio con altri dettagli, molto meno positivi. Ad esempio, troviamo un'Xbox in grande difficoltà nel 2022. Pur vero che il Game Pass è ottimo in ogni momento, indipendentemente dalle esclusive, lo scorso anno è stato quasi nullo di grandi novità AAA per la compagnia di Redmont e anche Phil Spencer non ha potuto non ammetterlo internamente.
Il capo di Xbox è arrivato a dire il 2022 è stato "un disastro" proprio per la mancanza di giochi. Il 2023 è migliorato e migliorerà ancora, con Starfield che potrebbe da solo valere un intero anno di pubblicazioni e Forza Motorsport che pare pronto a diventare il Re dei giochi di guida.
Solo dopo tre anni Microsoft sta iniziando a consegnare le grandi esclusive Xbox Series X|S (anche Sony è stata molto cross-gen, con rari titoli solo PS5, ma quest'ultima partiva in vantaggio) e Xbox Game Pass pare non crescere più di tanto, pur essendo comunque un successo.
Inoltre, Microsoft pare pronta a smontare completamente la divisione Xbox se non si raggiungessero certi obiettivi entro la fine dell'anno fiscale 2027 (ovvero marzo 2028), prospettiva che potrebbe sembrare assurda a molti considerando che parliamo solo di quattro anni e mezzo da oggi.
Come detto, quindi, abbiamo di fronte a noi immagini contrastanti e viene naturale chiedersi a cosa credere di più. All'idea di una Xbox conquistatrice o una che sta capendo come svuotare gli uffici a breve termine? In realtà, possiamo credere a entrambe, perché quattro anni sono un tempo enorme per avere successo o fallire completamente (vediamo Stadia, che ce l'ha fatta in tre anni e due mesi) ed è perfettamente normale che un colosso come Microsoft abbia in un cassetto piani per comprare ogni compagnia di videogiochi esistente e nel cassetto a fianco una lista di acquirenti per i propri studios in caso di chiusura totale della divisione videoludica.
Ciò che più conta ora è che il mercato videoludico è denso di grandi giochi in arrivo, così tanto che fatichiamo a star dietro a tutti. Per ora godiamoci quel che ha da offrire e non preoccupiamoci del destino di Xbox, PlayStation o Nintendo.