Xbox Series S sta facendo parecchio discutere, per motivi che si potrebbero definire opposti: da una parte, gli utenti più appassionati continuano a dubitare dell'efficacia di una console che si presenta fortemente limitata, dal punto di vista tecnico, rispetto alle altre next gen e anche rispetto alla sua stessa sorella maggiore, ma dall'altra la macchina Microsoft continua a dimostrare come l'approccio differenziato stia funzionando sul mercato, grazie al prezzo ma anche (e forse soprattutto) alla disponibilità. Difficile pensare che la casa di Redmond potesse prevedere un periodo di crisi delle materie prime come quello che stiamo vivendo in questo periodo, ma è certo che l'idea di una console evidentemente più facile da produrre rispetto alle altre si è rivelata geniale.
Fa un certo effetto notare come, anche in Giappone, Xbox Series S abbia venduto più di PS5, superandola di circa tre volte nella scorsa settimana. Ovviamente non è un dato indicativo di una tendenza generale né di un grande cambiamento nel gusto dell'utenza nipponica, ma significa semplicemente che un certo interesse per Xbox c'è al giorno d'oggi, e soprattutto che Microsoft è in grado di stare dietro alla domanda, e non è poco. D'altra parte, Xbox sta vendendo più della concorrente diretta anche in USA negli ultimi mesi e probabilmente la disponibilità di Series S ha giocato un ruolo determinante anche in questo caso, considerando come Xbox Series X abbia più o meno gli stessi problemi di produzione e approvvigionamento di scorte che caratterizzano anche PS5.
Possibile che Microsoft si aspettasse una situazione così problematica dell'industria dei semiconduttori? Difficile, anche perché la progettazione è decisamente precedente alla pandemia da Covid e a tutti i problemi che sono emersi in seguito, ma l'idea di una console in grado di sfruttare un processo produttivo diverso è stata lungimirante e sta dando i suoi frutti.
Inoltre, la possibilità di entrare ufficialmente nella next gen con un esborso che è praticamente la metà di quello richiesto per PS5 e Xbox Series X è una tentazione notevole e potrebbe attirare anche chi non è storicamente interessato a una console Microsoft, unito all'attrattiva di Xbox Game Pass. Resta da vedere quanto potrà durare questa situazione, quando in un prossimo futuro la distribuzione delle console maggiori si normalizzerà.
D'altra parte, le caratteristiche tecniche inferiori sono da sempre un grosso punto di domanda e un argomento di discussione fin dai primi rumor su questa macchina. Da questo punto di vista, i dubbi non emergono tanto nei riguardi di CPU e GPU, con la prima praticamente alla pari e la seconda che può adeguarsi con uno scaling al ribasso delle caratteristiche grafiche, ma è la quantità e l'impostazione della RAM che sembra rappresentare l'anello debole della catena, con anche alcuni sviluppatori che sembrano far notare la cosa, come riferito di recente da Digital Foundry. I risultati che emergono dalle varie analisi tecniche dimostrano ovviamente dei limiti oggettivi, ma gli interrogativi più grossi riguardano i progetti del futuro, quelli che saranno costruiti sulle basi tecnologiche di nuova generazione e che potrebbero essere parzialmente tenuti a freno da Series S, almeno sul fronte Xbox. Cosa succederà da qui ai prossimi 3 o 4 anni, magari a fronte di possibili (al momento molto dubbie) revisioni mid-gen?
Parliamone è una rubrica d'opinione quotidiana che propone uno spunto di discussione attorno alla notizia del giorno, un piccolo editoriale scritto da un membro della redazione ma che non è necessariamente rappresentativo della linea editoriale di Multiplayer.it.