Il Twitter di Elon Musk, ora noto come X, spegne la prima candelina in una fase complicata.
Il magnate ha acquisito la piattaforma per circa 44 miliardi di dollari a ottobre 2022, ma i dati più recenti indicano una notevole diminuzione del suo valore, sceso al di sotto del 50% rispetto all'investimento iniziale.
Questa situazione è in linea con quanto Musk aveva precedentemente condiviso con i suoi dipendenti nel marzo scorso.
In quell'occasione, aveva spiegato che l'azienda stava affrontando difficoltà finanziarie ed era coinvolta in un processo di "startup inversa", ossia una trasformazione mirata a diventare una società più compatta invece di espandersi, un'inversione rispetto a ciò che solitamente si verifica in una startup.
Meno della metà
Nel corso del periodo che è trascorso dall'acquisizione di X da parte di Musk, la società ha registrato un significativo declino del traffico web, il che ha contribuito a ridurre la sua valutazione.
Oggi X gode di una valutazione di mercato pari a 19 miliardi di dollari, meno della metà del valore stimato un anno fa.
L'attuale valutazione è emersa dopo che il CEO ha comunicato l'avvio di un programma di distribuzione di quote azionarie, al quale i dipendenti hanno la possibilità di partecipare, con un prezzo fissato a 45 dollari per ogni azione societaria.
Elon Musk, nel mese di luglio, aveva condiviso che la piattaforma X si trovava ancora in una situazione di perdita di cassa, principalmente a causa di una diminuzione del 50% nei ricavi pubblicitari e di un alto livello di debito aziendale.
Ripercussioni sui dipendenti
X non è l'unica azienda tecnologica ad assistere a una contrazione in questo senso; per esempio, la valutazione corrente di 19 miliardi di dollari è solo leggermente superiore a quella di Snap, l'azienda dietro Snapchat, stimata circa 16 miliardi di dollari.
Dalla nuova gestione, è emerso un approccio volto a ridurre i costi, che ha incluso il licenziamento di un notevole numero di dipendenti.
Ciò ha portato nel tempo a carenze di personale in settori critici della gestione operativa, causando occasionali interruzioni nei servizi offerti da X.
È legittimo domandarsi se gli impiegati di X stiano subendo le conseguenze più gravi di questa situazione.
In tal senso, Phil Haslett, fondatore di EquityZen, ha sottolineato che, essendo X una società privata, è in grado di offrire azioni a prezzi agevolati nei pacchetti di compensazione destinati ai dipendenti.
La situazione potrebbe infatti comportare benefici effettivi per questi ultimi, che potrebbero ottenere una quota maggiore di azioni.
Sempre Haslett ha dichiarato che il ribasso della valutazione di X non sorprende, ma è piuttosto la rapidità con cui si è verificato che solleva alcune preoccupazioni.
Il cambiamento di nome, adottato lo scorso luglio, rappresenta un simbolo della nuova direzione voluta da Musk, che ha introdotto piani di abbonamento - attualmente tre diversi tipi - e ha nominato Linda Yaccarino, ex dirigente di NBCUniversal, come amministratrice delegata.
In futuro, Musk ha l'ambizione di trasformare X in un'app sempre più completa, col supporto per le videochiamate e funzioni bancarie e molto altro.