A un anno esatto dall'uscita di Shogun 2: Total War, Creative Assembly ci richiama alle armi con un'espansione stand alone (ovvero giocabile anche senza possedere il titolo originale) che propone una campagna singolo giocatore completamente nuova, raccontandoci un periodo cruciale della storia giapponese. Nonostante parta da un prodotto già completissimo e si tratti "solamente" di un pacchetto aggiuntivo, Shogun 2: Il Tramonto del Samurai riesce a proporre anche alcune interessanti novità alla collaudata struttura dell'originale, prendendo spunto dall'epocale incontro/scontro tra occidente e oriente che segnò l'inizio dell'era moderna per il Giappone di allora.
La fine dei valori tradizionali
Siamo nella seconda metà del XIX secolo, il Giappone è sconvolto dalla cosiddetta guerra Bonshin, un conflitto civile che divide i regnanti (e la popolazione) tra chi supporta il potere dello Shogunato, interessato allo scambio con i nuovi arrivati dall'occidente, e i fedeli all'Imperatore, unico personaggio ancora in grado di mantenere la pace e restaurare gli antichi valori. Il giocatore assumerà così un ruolo cruciale all'interno di questo conflitto, scegliendo tra le due fazioni per guidare uno dei sei nuovi clan (Aizu, Nagaoka e Jozai per lo Shogunato e Choshu, Satsuma e Tosa per gli imperialisti).
L'impianto di gioco rispecchia quanto già visto nel titolo originale, così dal menu iniziale sarà possibile decidere di avviare una campagna, consultare la sezione tutorial, provare le battaglie storiche o gettarsi nella modalità online. Segnaliamo come l'originale Shogun 2 sia stato completamente integrato e i relativi contenuti saranno direttamente accessibili anche da questa espansione. Decidere quale dei clan comandare sarà il primo passo importante da compiere, visto che influenzerà l'andamento della campagna a partire dal livello di difficoltà, le risorse a disposizione e soprattutto la fazione con la quale ci si ritroverà schierati. Il giocatore, infatti, è libero di decidere se rimanere fedele ai valori tradizionali oppure sposare completamente il nuovo che avanza e concentrarsi sulla ricerca. Questo indipendentemente (o quasi) che si sia imperialisti piuttosto che a favore dello shogunato, ed in entrambe i casi ci ritroverà con vantaggi e svantaggi. Infatti, se possedere nuove diavolerie moderne fornirà un vantaggio sul campo di battaglia, di contro la popolazione sarà più propensa ad ostacolarci nella gestione del territorio, alimentando focolai di rivolta. Il titolo rimane quindi piuttosto aperto alle scelte, anche se sposare la causa della modernità rimane per ovvi motivi comunque la via più facile. Nella mappa della campagna, grazie al nuovo menu evolutivo, si potrà cercare il giusto equilibrio, spendendo preziose risorse per fornire al proprio esercito un nuovo cannone ed allo stesso tempo per sviluppare gli impianti portuali e puntare al dominio del commercio. Pochi i cambiamenti apportati nella sezione a turni: a parte qualche rifinitura estetica (come la mappa che appare ora come stampata anziché disegnata a mano) quello più evidente è rappresentato dalla durata delle stagioni, che ora equivarranno a sei turni. Una dilatazione temporale necessaria vista la breve durata del periodo storico scelto.
Una katana contro un gatling gun
La mappa della campagna è il primo specchio della nuova era, tratteggiata con il vapore che lentamente oscurerà l'orizzonte, la musica che abbandonerà le sonorità tipiche del Sol Levante in favore di armonie più occidentali e i treni che lentamente popoleranno il territorio, accorciando le distanze. Non solo un orpello estetico, le locomotive a vapore permettono di velocizzare gli spostamenti via terra di truppe e agenti.
Ancora una volta, però, bisognerà fare attenzione alle rivolte popolari, che certamente non gradiranno il diffondersi di questo demonio tecnologico. E' però scendendo sul campo di battaglia che abbiamo percepito definitivamente il passaggio alla nuova era. Se inizialmente le unità combattono ancora imbracciando katana, lance e archi, presto abbiamo affiancato i nostri guerrieri con squadre di fucilieri, soldati a cavallo dotati di armi da fuoco per arrivare finalmente alla costruzioni di armi pesanti, quali cannoni e mitragliatrici gatling. Preparatevi a scene di guerra epiche, con decine di samurai che si lanceranno armati di coraggio e spada contro fredde e letali macchine, capaci di sputare più di quattrocento proiettili al minuto contro il nemico. Creative Assembly è andata anche oltre, permettendo di prendere il controllo direttamente in prima persona delle postazioni fisse; premendo H la visuale si stringerà per posizionarsi alle spalle del soldato assegnato alla macchina, permettendo di muovere il mirino direttamente col mouse.
Se al momento dell'annuncio alcuni puristi dei titoli strategici avevano storto il naso per questa feature, alla prova dei fatti si è rivelata nulla di più di un piccolo diversivo, che poco influisce sui delicati equilibri tattici (visto che in questi frangenti ad esempio non potremo controllare il resto delle truppe) ma semplicemente regala una visione più cruda della guerra, per un'immedesimazione ancora più efficace. Tali strumenti di morte reintroducono quindi il campo di fuoco di Empire e Napoleon, anche se rivisti in Shogun 2: Il Tramonto del Samurai con pesanti differenze tra le varie unità. Queste possono contare ben 39 new entry, alcune provenienti anche dalle forze occidentali scelte tra le linee dei marine francesi, britannici o statunitensi. Le nuove armi hanno portato con sé cambiamenti anche nelle fasi di assedio, visto che, ad esempio, con i cannoni sarà possibile abbattere le strutture difensive. I difensori potranno di contro sfruttare le nuove torri speciali per arcieri, archibugi e mitragliatrici, garantendo un boost nelle capacità.
Battaglie storiche e Multiplayer 2.0
A parte la nuova campagna, fedele all'originale nel gameplay ma ampiamente arricchita nei contenuti, Il Tramonto del samurai propone sei nuove battaglie storiche che regalano degli scorci su questo travagliato fine secolo interessanti da scoprire quanto intriganti da giocare. Più succose le aggiunte alla componente multiplayer, che a parte il ritorno della funzione drop-in, la quale permette in ogni momento ad un giocatore di subentrare nella partita in singolo per prendere il posto della CPU, si arricchisce di nuovi contenuti. Troveremo una nuova mappa Conquista, ovviamente ambientata nel XIX secolo, mentre il nuovo avatar de Il Tramonto del Samurai propone più di 40 servitori, 30 pezzi di armatura ed un rinnovato menu delle abilità, sempre legate al periodo storico di questa espansione.
Sempre più bello
Da un punto di vista tecnico, essendo Shogun 2: Il Tramonto del Samurai una semplice espansione, le migliorie sono solo marginali, ma comunque sensibili. Il motore grafico è il medesimo, con incluso il supporto alle DirectX 11, quindi eccezionale, sicuramente tra i migliori in assoluto. L'impatto estetico è strabiliante come e più di prima, con miriadi di unità su schermo (aumentate in numero per l'occasione), per nulla intimidite dalle visuali ravvicinate che invece evidenziano la grande cura per il dettaglio alla quale ci ha ormai abituati Creative Assembly.
Le unità inedite hanno goduto dello stesso trattamento, mentre si nota una generale rifinitura, l'introduzione di qualche animazione aggiuntiva ed altri dettagli inseriti per impreziosire ulteriormente il già ottimo comparto tecnico. Buona l'ottimizzazione, graziata da una scalabilità notevole dell'engine che ci ha permesso a dettagli medi di godere dell'esperienza persino su un portatile dotato di processore Intel i5 da 2.3 GHz, 4 GB di RAM e scheda video Intel HD 3000. La configurazione invece utilizzata per la recensione monta un AMD Phenom X3, 4 GB di RAM e scheda video ATI HD5770 e ha permesso di giocare tranquillamente a dettagli Ultra, sacrificando solo leggermente la definizione delle ombre, con MLAA e SSAO attivati, rimanendo tranquillamente tra i 25 ed i 30 frame per secondo ad una risoluzione di 1680x1050. Rimangono piuttosto lunghi i caricamenti, soprattutto quello iniziale, anche se ci sono parsi leggermente migliorati nei passaggi tra la mappa della campagna e le battaglie. Ottimo come sempre l'accompagnamento sonoro, impreziosito da nuove melodie che sottolineano il passaggio all'era moderna.
Conclusioni
Shogun 2: Il Tramonto del Samurai è un'espansione notevole, una nuova conferma (se ce ne fosse ancora bisogno) delle capacità di Creative Assembley. Dopo un incredibile Shogun 2, con questo nuovo pacchetto aggiuntivo il team di sviluppo propone una campagna lunga, ricchissima di contenuti e non priva di qualche intrigante novità, mettendo insieme un prodotto consigliatissimo anche a chi non avesse ancora giocato il titolo originale. I veterani di Total War, di contro, potrebbero lamentare la carenza di novità nel gameplay, ma vista la qualità della proposta, venduta a poco meno di trenta euro, ci risulta difficile non suggerire l'acquisto di questa espansione anche a loro.
PRO
- Espansione lunga e ricca di contenuti
- Piccole ma interessanti aggiunte
- Tecnicamente se possibile ancora più eccezionale
CONTRO
- Novità comunque limitate
- Caricamenti ancora piuttosto lunghi
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- AMD Phenom X3
- 4 GB di RAM
- Scheda video ATI Radeon HD 5770
Requisiti minimi
- Processore 2 GHz Intel Dual Core, 2.6 GHz Intel Single Core, o equivalente AMD
- 1GB RAM (XP), 2GB RAM (Vista / Windows7)
- Scheda video 256 MB
- 32GB di spazio su disco
Requisiti consigliati
- Processore Intel Core i5 o equivalente AMD
- 2GB RAM (XP), 4GB RAM (Vista / Windows7)
- Scheda video AMD Radeon HD 5000 e 6000 o equivalente
- 32GB di spazio su disco