Bang Bang Racing, recensione

Non sottovalutate Digital Reality. La software house ungherese è all'attivo dagli anni novanta, partendo addirittura dalla divina Amiga di Commodore. Recentemente si sono fatti notare per una interessante collaborazione con Grasshopper, che ha portato alla luce Sine Mora. Adesso è il turno di Bang Bang Racing, un gioco di corse semplice, concepito per riportare sulla scena i vecchi racing a 16 bit come Micromachines. Si è quindi tornati alla vecchia inquadratura a volo d'uccello, mentre l'engine si presenta completamente poligonale e con uno stile fumettoso. Vediamo il prodotto nel dettaglio.

Senza esclusione di colpi

Bang Bang Racing presenta una carriera per singolo giocatore basata su quattro competizioni, ognuna divisa in una serie di eventi su determinati circuiti, caratterizzati da un livello di difficoltà crescente. Non sono solo i tracciati a presentare curve sempre più impegnative, ma la stessa intelligenza artificiale degli avversari diventa più aggressiva man mano che ci addentriamo nelle competizioni.

Lo scopo è sempre quello di oltrepassare il traguardo tra le prime tre posizioni, ma procedendo nella campagna vengono proposte simpatiche varianti. Tra queste l'eliminazione, dove ogni tot secondi viene squalificato il concorrente nella posizione più arretrata, o le classiche gare a tempo dove si combatte esclusivamente contro il cronometro. Non ci sono regole, in nome della veneranda scuola dei racing arcade: sportellate, sterzate criminali e impatti sono all'ordine del giorno nell'ultima fatica di Digital Reality, state tranquilli che la CPU non si farà scrupoli nel mandarvi fuori pista. È addirittura possibile far detonare degli speciali barili esplosivi, con curiose conseguenze sul circuito, come l'apertura di scorciatoie. Da qui il nome del titolo.

Come ai vecchi tempi

Forse per evitare il caos eccessivo, gli sviluppatori hanno preferito omettere armi speciali o particolari power up, l'unica risorsa su cui possiamo contare, oltra all'abilità di guida, è la barra della nitro, attivabile con un apposito tasto, che ci permette di aumentare momentaneamente la velocità. Oltre a questo dobbiamo prestare attenzione alla barra della salute, che si abbassa pericolosamente negli scontri, ma che possiamo ripristinare passando attraverso i pitsop situati nei pressi del traguardo. L'operazione è molto più rapida da effettuare di quanto si pensi, poiché la vettura viene ripristinata al volo, questo consente di non perdere secondi preziosi, mantenendo un ritmo equilibrato nelle gare.

I circuiti sono presenti in discreta quantità e si divertono a citare tracciati famosi, da Suzuka, a Montecarlo fino all'immancabile Laguna Seca. La realizzazione tecnica è sicuramente uno degli aspetti migliori della produzione, con tanti colori, uno stile simpaticissimo e ricchezza di particolari. Bisogna ammettere che anche sotto l'aspetto ludico il titolo Digital Reality è piuttosto riuscito, il superamento delle gare sblocca nuovi circuiti, macchine e livree personalizzate, in modo da tenere acceso il senso di appagamento. Una volta completate tutte le gare di una competizione avremo libero accesso a un campionato a punti dove affrontare le piste in successione. La telecamera utilizzata rende a volte confusionaria l'azione per gli spostamenti effettuati, e l'intelligenza artificiale si appoggia a vari stratagemmi per risultare competitiva, ma le gare tutto sommato funzionano e non mancano mai di divertire. Il problema più rilevante è l'assoluta mancanza di multiplayer online, una scelta davvero incomprensibile da parte degli sviluppatori. Di fatto Bang Bang Racing offre solo la possibilità di affrontare le gare in locale, limitando di parecchio la longevità del gioco.