Come abbiamo avuto modo di comprendere negli ultimi anni, il panorama mobile è una vera e propria isola felice per gli sviluppatori desiderosi di cimentarsi nei concept più bizzarri: titoli che su qualunque altra piattaforma farebbero fatica persino a raggiungere il mercato, in questo scenario riescono a crearsi delle solide basi d'utenza e, nei casi più eclatanti, divengono veri e propri hit commerciali spinti dal proprio prezzo più che abbordabile. Con il primo capitolo della serie Squids, The Game Bakers hanno decisamente cominciato con il piede giusto in tal senso, ottenendo un buon successo di pubblico e di critica: vediamo se ci sono le condizioni per continuare sulla retta via con questo Squids Wild West.
Per un pugno di perle
La storia riprende immediatamente dopo la fine del primo episodio, con i nostri quattro eroi tentacolati Clint, Sammo, Steev e Vahime sempre impegnati a combattere un'oscura minaccia che rischia di mettere a repentaglio l'intero fondale marino.
E' opportuno segnalare che chiunque non avesse giocato al predecessore potrebbe ritrovarsi inizialmente spiazzato: il riassunto della trama -pur presente- non è dei più esaustivi, e persino le meccaniche ludiche vengono liquidate tramite pochi suggerimenti on-screen che non chiariscono tutti gli aspetti del gameplay. Vista l'assoluta bontà di entrambi i capitoli, consigliamo dunque di cominciare l'avventura per ordine, onde evitare oltretutto spoiler che minerebbero l'interesse (inaspettatamente notevole) del plot precedente. Squids Wild West mette subito in mostra alcune delle caratteristiche che hanno fatto la fortuna della giovane saga: una grafica colorata e funzionale, un'interfaccia pulita ed una gustosa ricerca della caratterizzazione per tutti i personaggi, ognuno dotato di una personalità ed un look ben definiti e spesso davvero originali. Squadra che vince non si cambia, e The Game Bakers hanno saggiamente deciso di non apportare modifiche ad un gameplay che mantiene intatte freschezza e qualità anche in questo secondo capitolo. Il titolo è a tutti gli effetti un riuscitissimo ibrido fra uno strategico a turni ed un action game -con una spruzzata di elementi rpg che non guastano mai- frammentato in stage di breve durata per agevolare la fruizione a piccoli morsi tipica del mobile gaming. L'utente ha il controllo su un manipolo di quattro calamari, da lanciare all'indirizzo dei nemici con un movimento a fionda non dissimile da quello reso celebre da Angry Birds, allo scopo di provocare danni e sgominare progressivamente le fila avversarie. Semplicissima nelle sue premesse, la struttura ludica di Squids Wild West cela in realtà una profondità di tutto rispetto, sostenuta da tutta una serie di elementi di gameplay ben bilanciati fra loro.
Gli squid possono appartenere a quattro diverse classi, ognuna con le proprie caratteristiche peculiari e che determina comportamenti diametralmente opposti in battaglia: per avere successo, si rivela dunque necessario sfruttare a dovere le potenzialità del proprio team, pianificando con cura le mosse da effettuare anche in relazione al tipo di nemico che si affronta. Quasi come se fosse un flipper, inoltre, il gioco premia con danni bonus gli attacchi che fanno rimbalzare l'avversario su una superficie, che lo spingono contro elementi dello scenario quali spuntoni o barili esplosivi o ancora che lo rimpallano fra due o più membri del party. Non mancano infine elementi acquistabili da un apposito negozio, siano questi armi extra o cappelli che potenziano le abilità dei singoli squid, per avere i quali bisogna spendere le perle raccolte sul campo di battaglia e che servono anche per far salire di livello i vari personaggi. Insomma, non manca proprio nulla a Squids Wild West, nemmeno il replay value: ogni stage presenta tre obiettivi prefissati (far sopravvivere tutti i compagni, finire entro un tempo limite e trovare una stella nascosta) che aumentano l'introito di perle se portati a termine, e che fungono da reale stimolo a ritornare sui propri passi.
Conclusioni
Ad un costo a dir poco risibile, Squids Wild West è capace di regalare ore di genuino divertimento, grazie ad un setting riuscitissimo e soprattutto ad un gameplay ibrido assolutamente vincente, che coniuga in maniera armoniosa strategia ed azione. Volendo cercare proprio il pelo nell'uovo, si può dire che non ci sono sostanziali modifiche rispetto al precedente e che il titolo non fa del suo meglio per far sentire a proprio agio coloro che non avessero giocato al primo episodio, ma si tratta comunque di pure formalità per una serie che si spera continuerà a garantire questo tasso qualitativo anche nelle prossime uscite.
PRO
- Godibilissimo gameplay ibrido
- Notevole per profondità e contenuti
- Setting originale e ben costruito
CONTRO
- Zero novità rispetto al precedente
- Graficamente solo grazioso