La moda dei reboot digitali sembra non aver fine, Tony Hawk's Pro Skater HD è solo l'ultimo caso di vecchi titoli riproposti nello splendore dell'alta definizione. Tuttavia occorre precisare che il team addetto al porting (Robomodo) ha osato molto di più, proponendo il meglio dei due episodi usciti su Playstation, ricostruendoli con l'ausilio dell'Unreal Engine. Per chi non conoscesse questa storica saga, sappiate che torniamo indietro di una buona dozzina d'anni, periodo in cui l'originale Neversoft riuscì ad azzeccare una miscela davvero unica.
Sfruttando l'immagine del celebre skater, i titoli proponevano sfide basate sul tempo e il padroneggio delle più sofisticate tecniche, o tricks, rappresentate da spettacolari performance acrobatiche in grado di far salire il punteggio alle stelle. La stessa formula è stata replicata in questo nuovo episodio per il digital delivery, insieme a una serie interessanti di modalità online.
La vecchia scuola
La carriera si presenta quindi sostanzialmente immutata, accusando quella semplicità concettuale del periodo. Dobbiamo affrontare sette scenari da sbloccare progressivamente, il solo modo per passare al successivo è quello di accontentare un numero prestabilito di obiettivi nel tempo massimo di due minuti, scaduti i quali terminerà la sessione. Questi spaziano dal recupero di oggetti speciali, manifesti, la rottura di scatoloni o la conquista di punteggi vertiginosi. Tutto qui, niente cut scene, dialoghi o improbabili pretesti narrativi. Il problema è che non esiste nessun tutorial in grado di introdurre alle dinamiche di gameplay e la mappatura dei controlli, costringendo chi non ha giocato i precedenti episodi a improvvisare ripetendo più volte la medesima sessione.
Una volta rotto il ghiaccio coi comandi le cose migliorano, ma si palesano al contempo le meccaniche antidiluviane del sistema di controllo e la fisica. Purtroppo per Robomodo durante gli anni il genere ha subito una svolta radicale con la saga di Skate di Electronic Arts, che ha introdotto il controllo attraverso stick analogico destro e aprendo un universo di nuove possibilità. Questa non è necessariamente una colpa da imputare a Tony Hawk, che rappresenta una generazione ormai obsoleta dove i trick sono assegnati ai pulsanti del pad, trasmettendo così una sensazione di goffaggine e scarsa libertà. Giusto per fare un esempio, il grinding, termine gergale per definire lo scivolamento su ringhiere e bordi, viene effettuato premendo il tasto Y con un allineamento altamente irreale dello skater con l'obiettivo, laddove in Skate vengono tenuti in considerazione innumerevoli fattori, a partire dalla pendenza della tavola. Tony Hawk's Pro Skater HD rinuncia anche alla spinta da effettuare col piede, dal momento che il personaggio si muove continuamente come se fosse su una tavola a motore. Non proprio il massimo del realismo. Le mappe sono ampie ma sempre circoscritte, laddove oramai ci si aspetterebbe un mondo esplorabile liberamente. Il gioco propone una carrellata di atleti famosi, oltre alla possibilità di utilizzare il nostro avatar con tanto di item acquisiti nel marketplace. Man mano che vengono sbloccati gli scenari possiamo accumulare una determinata somma di denaro da spendere nei negozi per acquistare nuovi tricks. Purtroppo non è presente un'ulteriore personalizzazione del proprio personaggio.
Obiettivi Xbox 360
Tony Hawk's Pro Skater HD si allinea ai nuovi standard di punteggio stabiliti da Microsoft. Abbiamo quindi un totale di 16 obiettivi per 400 punti giocatore complessivi. Vi anticipiamo subito che sbloccarli si rivela un compito piuttosto oneroso, come ottenere 500,000 punti nella mappa di Venice Beach. Buona fortuna!
Tecnica e online
Tecnicamente Tony Hawk's Pro Skater HD presenta gioie e dolori tipici dell'Unreal Engine, con texture di forte impatto e una buona cura dei particolari. Per contro si ripresenta la tipica legnosità di questo motore, poco avvezzo a situazioni dimaniche, il ritardo di caricamento delle texture, la scarsità di animazioni e il framerate che a stento raggiunge i trenta fotogrammi, con frequenti cali. Sostanzialmente l'aspetto grafico risulta gradevole e i suoi difetti non ne pregiudicano la giocabilità, e questo è ciò che conta.
Oltre alla carriera sono presenti sessioni libere dove incrementare il proprio punteggio, più tre modalità online piuttosto divertenti. Si parte da quella denominata graffiti, dove occorre personalizzare lo scenario, passando per una sorta di conquista del territorio, dove la zona col trick migliore acquisisce il colore del giocatore, per finire nell'esilarante modalità big heads, dove dobbiamo prevenire l'esplosione della nostra testa effettuando giocate mozzafiato, in sostanza una bomba a tempo in grado di creare situazioni esilaranti. Peccato che il netcode non fosse proprio ottimale, portando a cadute apparentemente impossibili e collisioni molto dubbie. La colonna sonora presenta una selezione dei migliori brani presenti nei primi due Tony Hawk, tuttavia mancano ancora esponenti illustri, una defezione che gli appassionati non potranno fare a meno di notare. E' presente la localizzazione in italiano.
Conclusioni
Tony Hawk's Pro Shater HD è un progetto poco focalizzato che accusa l'età delle sue fondamenta. Troppo approssimativo per gli appassionati della serie, in quanto presenta diversi tagli contenutistici rispetto ai primi episodi, troppo arcaico e poco comprensibile per chi è abituato ai controlli evoluti delle produzioni più recenti, superiori praticamente sotto tutti i punti di vista che si rende disponibile a pochi Euro in più nei giochi su richiesta, un particolare di cui non possiamo non tener conto. E' anche vero che la dipartita di Blackbox rende questo l'unico esponente del genere, potenzialmente migliorabile attraverso eventuali DLC. La decisione spetta a voi, se avete giocato tutto e siete ancora in balia di un'insaziabile voglia di skateboarding, potete dare una chance al remake di Robomodo, troverete un prodotto non privo di sfida.
PRO
- Impegnativo e conciso
- Effetto nostalgia
- Online divertente
CONTRO
- Sistema di controllo goffo e obsoleto
- Carriera ridotta all'osso
- Poca fluidità e bug grafici