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Lame rotanti e palla al centro!

Trappole mortali, arene fuori di testa, power-up e un pallone da mandare in rete: la formula perfetta per un originale gioco multiplayer

RECENSIONE di Vincenzo Lettera   —   18/04/2013
Slamjet Stadium
Slamjet Stadium
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Fin dal lancio del primo iPad, l'ampio schermo e la tecnologia multitouch hanno reso il tablet di Apple un dispositivo perfetto per gli sviluppatori col pallino del multiplayer in locale. C'è chi ne ha approfittato per realizzare esperienze originali e fuori di testa (un esempio su tutti resta ancora Fingle), oppure chi si è limitato a ricreare in versione digitale giochi come il Subbuteo o l'hockey da tavolo.

Lame rotanti e palla al centro!

E proprio questi ultimi due sembrano in qualche modo incontrarsi in Slamjet Stadium, il nuovo titolo mobile dallo sviluppatore tuttofare Alistair Aitcheson. Il progetto nasce proprio dal desiderio dell'autore inglese di permettere a due amici di interagire su uno stesso dispositivo: "Nei giochi del passato", diceva Alistair, "tu avevi il tuo controller e io il mio, ma se condividiamo lo stesso spazio perché dividere il gioco in due parti?".

Uno sport spaziale

Al primo appuntamento con Slamjet Stadium non si può non restare un po' disorientati: dovendo barcamenarsi tra programmazione, design e grafica, Aitcheson ha dato al gioco lo stesso look un po' grezzo e confusionario del suo precedente titolo per iOS, il puzzle Greedy Bankers vs the World.

Lame rotanti e palla al centro!

All'estetica casinista ci si fa l'abitudine in pochi secondi, e quando tutto è in movimento si finisce addirittura per apprezzarla, ma è proprio quando si comincia la prima partita che ci si rende conto di quanto caotico sia effettivamente il gioco. Hockey da tavolo e Subbuteo, dicevamo: in Slamjet Stadium il giocatore guida una squadra composta da due membri, e lo scopo è quello di far finire la palla nella porta avversaria; vince il team che per primo raggiunge un numero prestabilito di punti (solitamente tre). A bordo di bizzarri mezzi di trasporto, i propri avatar vanno spostati "fiondandoli" in maniera simile a quanto visto in Angry Birds. Trascinando un dito all'indietro si regola la potenza e la direzione dello scatto, ma dalle opzioni è possibile invertire il sistema di controlli per renderlo più simile a quello del Subbuteo. Fin qui tutto regolare, se non addirittura banale, ma dove Slamjet Stadium si distingue è nell'imprevedibilità degli eventi e nel modo in cui i power-up possono capovolgere un intero match.

Lame rotanti e palla al centro!

C'è ad esempio l'immancabile Multiball, che come in Breakout moltiplica le sfere sullo schermo rendendo la partita un vero e proprio parapiglia, oppure un'opzione chiamata Magnet, che come suggerisce il nome trasforma i membri di una squadra in una calamita per la palla. Oppure ce ne sono di ancora più esagerati: Gust scatena una folata di vento che spinge la palla verso una delle due porte, mentre Last Man Standing fa entrare in campo lame rotanti o raggi laser che possono mettere K.O. i personaggi finché non ne resterà solo uno. Questi power-up vanno attivati con un tocco non appena compaiono al centro dello schermo, ma il giocatore deve scegliere il momento più opportuno visto che, se non sta attento, rischia di favorire l'avversario. E credeteci, soprattutto nelle partite più frenetiche, la fame di power-up può portare a clamorosi autogol. Agli eventi da azionare manualmente si aggiungono poi i pericoli ambientali che caratterizzano alcune arene. Da getti d'aria a buchi neri, da pozze di lava a pedane rimbalzanti. In una delle più interessanti, ad esempio, le due porte cambiano continuamente posizione, portando a incredibili momenti di ilarità o frustrazione. Provate solo a immaginare un gol a porta vuota soffiato all'ultimo istante oppure, peggio ancora, la vostra porta apparire all'improvviso nel punto in cui avete spinto la palla.

Lame rotanti e palla al centro!

Se queste sadiche meccaniche funzionano bene nella solitudine della modalità single-player, Slamjet Stadium dà il massimo in compagnia di un amico. Volendo è possibile affrontare il campionato in singolo giocando nella stessa squadra, ma Aitcheson ha messo a disposizione un'opzione competitiva pensata appositamente per infrangere amicizie e magari rompere qualche iPad. Una delle arene in multiplayer è dotata di una sirena lampeggiante che si attiva quando la palla subisce l'effetto dell'inclinazione del dispositivo. Così, al segnale, i giocatori cominciano una vera e propria lotta per il possesso dell'iPad, utilizzando ogni mezzo e bieco trucco per avere la meglio. Ovviamente le partite competitive rischiano sempre di diventare una vera e propria bolgia, vuoi perché quattro mani ostruiscono facilmente la vista, vuoi perché l'avversario può in qualsiasi momento imbrogliare e scacciare via i vostri avatar. Ma sotto sotto è proprio questo che rende Slamjet Stadium un gioco tanto unico, e di sicuro rispecchia la visione originale dell'autore nel tentativo di creare un'esperienza multigiocatore atipica. Se poi non si ha la possibilità di giocare in compagnia, il titolo ha i fianchi ben protetti anche nella campagna in singolo, vista la quantità di sfide, arene, avversari e livelli di difficoltà. Si può scegliere tra diversi team, ognuno dotato di caratteristiche specifiche, e non manca neppure un sottofondo narrativo ricco di humour e divertenti citazioni.

Conclusioni

Versione testata: iOS (1.01)
Terminale utilizzato: iPad 2
Prezzo: 2,69€
Multiplayer.it
8.5
Lettori
ND
Il tuo voto

Quasi passato sotto al radar, Slamjet Stadium si è rivelata una vera sorpresa, divertente in single-player e assolutamente diabolico in compagnia di qualcuno. Probabilmente non adatto a chi invece cerca un gioco più tattico e ponderato, il nuovo titolo di Alistair Aitcheson è un frullato di lame rotante, buchi neri, e litigate tra amici.

PRO

  • Frenetico e divertente
  • Grande varietà di arene e power-up
  • In compagnia è esilarante...

CONTRO

  • ...ma per qualcuno potrebbe essere eccessivamente caotico