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Sparatutto infernale

Un'esperienza third person shooter caciarona, pensata per il multiplayer cooperativo: ecco a voi God Mode

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   25/04/2013
God Mode
God Mode
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La passione per i videogame può essere vissuta a vari livelli, anche a seconda dei momenti. E così magari ci sono giorni in cui si ha voglia di un'esperienza profonda, di spessore, che unisca qualità narrativa a una struttura solida e corposa; e altre in cui l'unico desiderio è quello di aprire il fuoco con una grossa mitragliatrice e rovesciare quintali di munizioni addosso a infinite orde di creature demoniache. God Mode risponde appunto a quest'esigenza: si tratta di un third person shooter che si pone in maniera "onesta" rispetto all'utenza, non ci racconta storie fantastiche e anzi non ci racconta praticamente nulla, ma per meno di sette euro ci catapulta nelle profondità degli inferi, ci mette in mano un'arma e ci dice "vedi quelle orde di mostri che si avvicinano? Falli fuori tutti." Una soluzione che ricorda, per certi versi, quella celebre battuta sulla prostituzione: "it's like dating, but more honest".

Sparatutto infernale

E così, selezionata la "partita veloce", si avvia il matchmaking alla ricerca di tre compagni d'avventura per affrontare uno scenario a scelta fra i cinque disponibili: "Antro del Fuoco", una location sotterranea dominata appunto dalle fiamme, con strutture separate da baratri che si ricompongono quando si passa da una zona all'altra; "Fortezza", uno stage aperto e molto vasto, generalmente "piatto" ma con sbocchi laterali per poter attaccare le orde da una posizione rialzata; "Luna di Ade", una mappa fosca e misteriosa, in cui le sorprese sono sempre in agguato e non sono mai ciò che vorremmo; "Ascensione", anche questa una location aperta, con ampie scalinate che creano spazi utili per retrocedere di fronte a gruppi di nemici troppo numerosi; e infine la "Fossa del Basilisco", un terreno di scontro roccioso che si affaccia sul nulla, con qualche passaggio stretto in contrapposizione a zone in cui è facile appostarsi.

Quattro contro tutti

L'offerta di God Mode è facilmente riassumibile nella sua modalità cooperativa e nei cinque scenari che abbiamo appena descritto. È infatti possibile avviare una partita in solitaria, ma bastano pochi minuti per rendersi conto che non ha alcun senso e che, anche sotto il profilo del bilanciamento, coordinare le proprie azioni insieme a tre compagni è tutta un'altra cosa.

Sparatutto infernale

Gli sviluppatori non hanno messo a punto un'interfaccia particolarmente chiara, ma alla fine dei conti si riesce a fare tutto ciò che è necessario prima di lanciarsi nell'azione; nella fattispecie, è possibile spendere le monete d'oro raccolte all'interno degli stage per potenziare l'equipaggiamento di partenza, composto da una mitragliatrice leggera SMG e da una doppietta, oppure per acquistare nuove armi. La scelta è discretamente ampia e la caratterizzazione di ogni strumento è buona, ma non basta il denaro: per ottenere il potente lanciagranate piuttosto che la pistola al plasma, l'enorme minigun piuttosto che la sega rotante (che, come un feroce tosaerba, uccide tanto da vicino quanto da lontano) bisogna anche raggiungere determinati livelli di esperienza, ed è questo il motore che muove la nostra voglia di affrontare i dungeon ancora e ancora. È presente anche un'opzione per modificare l'aspetto del nostro personaggio, sempre basata sulle monete d'oro e gli XP, con una serie di simpatiche alternative per quanto concerne il volto, gli accessori e gli abiti.

Diavolo di un bonus

I ragazzi di Old School Games hanno puntato su di un gameplay molto semplice e asciutto, in cui non si fa altro che girare per i livelli mentre ondate sempre più numerose di nemici compaiono all'orizzonte con l'obiettivo di eliminarci. Sono tre i valori da tenere costantemente sott'occhio: l'indicatore della salute, quello della corazza e quello delle munizioni.

Sparatutto infernale

Sparsi all'interno degli scenari troviamo dei bonus di colore rosso, celeste e verde che servono appunto per rimpinguare le tre voci, ma un minimo di strategia spicciola è consigliabile quando i gruppi di mostri si avvicinano in una certa maniera, cercando dunque di non insistere troppo con la mitragliatrice e magari di mettere a segno qualche colpo di fucile per risparmiare le altre munizioni. Gli elementi di variazione designati sono fondamentalmente due: da un lato i livelli di difficoltà (bronzo, argento, oro), che influiscono in modo sostanziale sul numero e sulla resistenza delle creature demoniache determinate a farci fuori; dall'altro una serie di regole random (i cosiddetti "Test of Faith") che mischiano letteralmente le carte in tavola, assegnandoci ad esempio armi casuali ogni tot secondi, facendo piovere bombe, attivando le uccisioni istantanee da una parte e dall'altra, e così via. Come accennato, ognuno dei cinque scenari ci vede impegnati nel respingere un certo numero di ondate di avversari per poi passare alla zona successiva e affrontare infine un boss differente. Ebbene, i boss fight non ci sono sembrati splendidi, anzi si poteva fare molto di più per arricchirli e aggiungere qualche sfaccettatura a quello che si pone in effetti come un semplice tiro al bersaglio, caratterizzato da routine d'attacco e movimento troppo limitate e semplicistiche. Sconfitto il boss, l'epilogo della partita è rappresentato da una stanza speciale che si riempie d'oro e un tempo limitato a nostra disposizione per raccoglierne il più possibile; anche ostacolandosi con i compagni, visto che in tale frangente si attiva il fuoco amico.

Tecnica infernale

Il sistema di controllo di God Mode pesca a piene mani dalla tradizione dei third person shooter e, naturalmente, supporta senza problemi il controller per Xbox 360. Dunque grilletto destro per aprire il fuoco, grilletto sinistro per mirare, pulsante A per correre ed eseguire rapidi scarti laterali, B per effettuare un attacco corpo a corpo (non inutile, ma quasi), Y per cambiare arma e X per utilizzare l'abilità speciale equipaggiata, mentre il dorsale destro serve per ricaricare.

Sparatutto infernale

È possibile personalizzare i comandi, ma il layout non presenta particolari problematiche, a meno che non si scelga il binomio mouse / tastiera, che invece qualche problema ce l'ha. Ad esempio, la barra spaziatrice per correre e scartare non appare una scelta vincente, in quanto si è sempre portati ad agire sullo SHIFT sinistro, ma tant'è. Lo sapete bene che per i third person shooter la nostra preferenza va sempre e comunque al controller, e nel caso specifico del titolo di Old School Games c'è stato un ottimo lavoro di adeguamento in tal senso. Diverso è il discorso del comparto tecnico, che prevedibilmente non è lì per stupire. Sulla configurazione di prova il gioco si comporta in maniera egregia, da quaranta a sessanta frame al secondo senza mai un rallentamento, neppure con cento e più nemici sullo schermo contemporaneamente, ma allo stesso tempo il livello di dettaglio è quello che è e il design degli scenari e dei mostri non esalta più di tanto. Bene gli effetti sonori, che con il loro impatto sopperiscono a un gunplay che sulla distanza appare soddisfacente ma che invece negli scambi ravvicinati delude un po'.

Conclusioni

Versione testata: PC
Digital Delivery: Steam
Prezzo: 6,99€
Multiplayer.it
7.0
Lettori (16)
6.7
Il tuo voto

God Mode offre un'esperienza TPS in cooperativa divertente e spensierata. È possibile affrontare da soli le orde demoniache, ma bastano pochi minuti per capire che non era certo questo che gli sviluppatori avevano in mente. No, bisogna trovare dei compagni d'avventura (per fortuna sembrano essercene molti, grazie anche al prezzo popolare) e condividere con loro la gioia di bersagliare zombie e scheletri dalla distanza, oppure imbracciare il fucile e schiantare gli enormi gladiatori che ci caricano in corsa, o ancora centrare i pipistrelli e i mostri volanti. La possibilità di acquistare nuove armi e di potenziare quelle in nostro possesso costituisce la spinta a lanciarci in altre sfide, a completare i dungeon e a mirare a livelli di difficoltà maggiori, ma è anche vero che dopo poche ore la natura budget del prodotto e i suoi limiti vengono inevitabilmente a galla.

PRO

  • Divertente e spensierato
  • Buona quantità di armi, scenari e nemici
  • Interessante il sistema di potenziamento

CONTRO

  • Il gameplay mostra i propri limiti dopo qualche ora
  • In single player non ha alcun senso
  • Comparto tecnico solo discreto

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore AMD Phenom II X4 955
  • 8 GB di RAM
  • Scheda video NVIDIA GeForce GTX 560 Ti
  • Sistema operativo Windows 8

Requisiti minimi

  • Processore Intel Core 2 Duo, AMD Athlon 64 X2 da 2 GHz
  • 2 GB di RAM
  • Scheda video NVIDIA GeForce 8800, ATI Radeon 2900 XT
  • 5 GB di spazio libero su hard disk
  • Sistema operativo Windows XP, Windows Vista, Windows 7

Requisiti consigliati

  • Processore Intel Core 2 Quad, AMD Phenom X4 9950 da 2,6 GHz
  • 3 GB di RAM
  • Scheda video NVIDIA GeForce GTX 460, ATI Radeon 5850
  • 5 GB di spazio libero su hard disk
  • Sistema operativo Windows XP, Windows Vista, Windows 7
  • Connessione a internet a banda larga