Per tutti coloro che avessero acquistato il VIP Pass per Gears of War: Judgment, ecco arrivare il primo DLC a pagamento incluso nell'abbonamento VIP, secondo in assoluto ad essere rilasciato su marketplace in realtà visto che il primo era gratuito. Per chi non avesse sottoscritto il Pass stagionale, questo DLC chiamato "Call to Arms Map Pack" costa 1000 Microsoft Points, ovvero circa 12 euro. Un prezzo leggermente più alto di quanto ci avesse abituato il predecessore Gears of War 3, che per 200 Microsoft Points in meno offriva addirittura qualcosa in più. Ma vediamo nel dettaglio il contenuto di questo DLC, i pro e i contro delle nuove aggiunte apportate.
Modalità ed extra presenti
La prima cosa che salta all'occhio è che dopo aver scaricato ed installato il DLC appare una nuova modalità di gioco chiamata Maestro d'armi, chiaro richiamo ad un qualsiasi Call of Duty ed i suoi famosi "gioco delle armi" al quale è evidentemente assonante. Ebbene, proprio come nei titoli Activision, in Gears of War: Judgment bisogna in questo caso arrivare ad una serie di 20 uccisioni cambiando ogni volta arma e senza mai usare attacchi corpo a corpo o melee. In sostanza si tratta di evidenziare la propria abilità nell'utilizzo delle svariate armi sulle quali il gioco impernia il suo gameplay.
Alla fine dei conti, però, ci sentiamo di dire che questa nuova modalità non rappresenta la "vera natura" ed il cuore del gameplay di Gears of War, fondamentalmente basato (forse anche romanticamente, dopo tanti anni dall'uscita del primo capitolo) sul gioco di squadra, sulle coperture e sulla strategia di gruppo. In questo "tutti contro tutti" dove poi la strategia della scelta dell'arma è totalmente saltata, assistiamo a partite molto confusionarie, senza tattiche né tatticismi. Forse a qualcuno potrebbe piacere, soprattutto i fan dell'uno contro uno, ma in buona sostanza la grande frenesia che ne scaturisce risulta meno divertente delle classiche partite più ragionate, in cui il timore e la paura di essere uccisi è parte fondamentale del gioco. Ma qui il confine tra gusti soggettivi e limiti del gioco è molto labile. L'uscita di Judgment aveva infatti spaccato a metà la comunità dei fan della saga, che male hanno digerito il cambio di direzione voluto dal nuovo team di sviluppo People Can Fly.
Se da un lato è risultato lodevole l'impegno per creare qualcosa di nuovo senza adagiarsi sugli allori, da un altro lato l'originalità di Judgment non è stata da tutti gradita. Laddove il gameplay si basava sul gioco di squadra qui è stato sostituito da un'anima più solitaria, come la stessa modalità "Free for All" sottolinea. Questo primo vero DLC doveva in qualche modo "recuperare" quella fetta di appassionati che si era persa per strada e che non apprezzava la nuova linea di Gears of War, ma la modalità inserita purtroppo va totalmente nella direzione opposta. Sia chiaro, potrà piacere a molti e non si tratta di un brutto lavoro, ma semplicemente di un qualcosa che va contro la natura stessa della serie, a prescindere dal lavoro tecnico (pregevole) che ne risulta.
Obiettivi Xbox 360
Anche questo DLC, in linea con la politica del caso, offre ulteriori 250 punti da sbloccare attraverso 10 obiettivi. Non sono obiettivi difficili, ma piuttosto è da segnalare il fatto che molti di essi riescano a rovinare l'essenza stessa del gioco, trasformando le mappe in luoghi surreali come ad esempio vedrete una "Stazione" piena zeppa di medici rianimatori, oppure in "Cimitero" giocatori prendersi continuamente a colpi di Boomshield. Legare particolari azioni a un particolare luogo non è mai saggio, cari sviluppatori.
Le nuove mappe disponibili
Il prezzo del DLC "Call to Arms" include, oltre alla nuova modalità, anche sei skin per customizzare i nostri personaggi e tre mappe inedite (una, in realtà, è un remake di una location famosa della serie). Ci aspettavamo ovviamente di più visto il prezzo del download, come minimo dei personaggi giocabili inediti e almeno le cinque mappe standard alle quali eravamo abituati, ma putroppo niente di tutto questo. Le tre mappe nuove si chiamano "Stazione", "Cimitero" e "Scia di Sangue". La prima, leggermente asimmetrica, è un insieme di stretti corridoi che portano tutti ad un mausoleo centrale. Dalle parti esterne delle mappe, più rialzate, troviamo luoghi ideali dai quali utilizzare armi a lunga gittata e mirare chi si trova al centro o nella parte immediatamente più bassa. La seconda è una rivisitazione di una famosa mappa di Gears of War 2 chiamata "Assetati di Sangue" e riproposta anche nel terzo capitolo, simmetrica, si sviluppa in verticale attraverso lunghe scalinate che conducono a stanze interne e senza via d'uscita, che offrono riparo ma anche un'eventuale trappola. In questo caso, le strutture aggiunte ai lati modificano leggermente la fisionomia della mappa, ed il riposizionamento delle power weapon fa si che nel giocatore di Gears più smaliziato si crei un certo senso di smarrimento dovuto al deja vu della mappa conosciuta, ma dagli inediti cambiamenti.
L'ultima mappa proposta in questo DLC, "Stazione", è stata disegnata e proposta esclusivamente per il gioco in modalità OverRun/Sopravvivenza e propone quindi ambienti abbastanza aperti e votati alla fortificazione, in una grande stazione semi distrutta che offre anche una elevata distanza tra i vari lati e quindi, da posizioni elevate, consente anche il cecchinamento grazie ad una visuale molto ampia. Le tre mappe sono molto ben disegnate e realizzate con la consueta cura maniacale che contraddistingue tutte le location dedicate al multiplayer della serie. Sul fronte artistico si rimane sui livelli già toccati in precedenza, soprattutto per quanto riguarda l'accompagnamento musicale che si conferma ancora una volta di grandissimo spessore grazie a musiche orchestrate ritmate ma dall'ampio respiro, sempre cupe, bellicose, quasi dark. In definitiva, tirando le somme, non possiamo ritenerci soddisfatti di questo primo DLC a pagamento dedicato a Gears of War: Judgment. A nostro avviso gli errori sono stati principalmente due: il prezzo fuori dagli standard della serie ed in generale di queste produzioni, relativo ovviamente a quello che il DLC stesso ha da offrire, e per ultimo il fatto che lo sviluppatore non sia stato ad ascoltare la "vecchia" community del gioco che richiedeva a gran voce un ritorno alle dinamiche originarie della serie, fattore anche piuttosto strano visto che Epic (in questo caso il publisher) è famosa proprio per avere un occhio di riguardo verso i propri fan. Ci aspettiamo di più dal prossimo aggiornamento.
Conclusioni
PRO
- Le tre mappe hanno i soliti elevati standard qualitativi
- Skin e modalità aggiuntiva prolungano la longevità
CONTRO
- La nuova modalità snatura il gameplay classico di Gow
- Costa troppo per quello che ha da offrire
- Epic non sta ascoltando i suoi vecchi fan