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Cara orda, nun te temo

Dopo Strike Suit Zero, Born Ready Games sforna rapidamente anche Strike Suit Infinity: si torna in battaglia!

RECENSIONE di Rosario Salatiello   —   09/05/2013
Strike Suit Infinity
Strike Suit Infinity
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Quando è uscito durante lo scorso mese di gennaio, Strike Suit Zero è stato in grado di dividere critica e pubblico in modo piuttosto netto. Sostanzialmente, i pareri si sono divisi tra chi ha apprezzato il lavoro di Born Ready Games, condividendone il ritorno a un genere dimenticato accompagnato da un livello di difficoltà a tratti piuttosto alto, e chi invece proprio a causa di questa peculiarità ha trovato il gioco troppo frustrante per i propri gusti. A noi di Multiplayer.it, come sicuramente (vero?) avrete già letto in fase di recensione, la fatica del team con base a Londra è piaciuta abbastanza, al punto che chi vi scrive ha continuato a seguire le notizie provenienti dalle menti dietro alla creazione del gioco, in attesa di novità interessanti.

Cara orda, nun te temo

Novità che, non senza una certa sorpresa, non hanno tardato più di tanto ad arrivare, visto l'annuncio e l'arrivo sul mercato in tempi brevi di Strike Suit Infinity, titolo di cui ci ritroviamo a parlare oggi. Si tratta a tutti gli effetti di uno spin-off dell'originale, che però non richiede l'installazione di quest'ultimo per essere giocato sul proprio PC: una volta effettuati acquisto e download, basta quindi avviarlo per iniziare la lotta spaziale.

Nello spazio profondo

A beneficio di chi non sapesse di cosa stiamo parlando, pur rimandando all'articolo principale dedicato a Strike Suit Zero per approfondire l'argomento, ricordiamo brevemente le basi del gioco in questione: ispirato a vari classici del passato, il titolo creato da Born Ready Games appartiene alla cara vecchia categoria del dodge fighting spaziale, e fa quindi dei combattimenti aerei la sua caratteristica principale.

Cara orda, nun te temo

Strike Suit Infinity non fa altro che estrarre a piene mani il cuore arcade delle meccaniche di Strike Suit Zero, mettendo il giocatore nel bel mezzo di quella che è una modalità orda a tutti gli effetti. Diviso in 18 diversi livelli infatti, si presenta come una sorta di prequel ai fatti narrati in Strike Suit Zero, introducendo un simulatore d'allenamento per le truppe realmente impiegate dalle forze della della U.N.E. (United Nations of Earth) nella campagna base. Edizione in cui i contenuti di cui parliamo oggi sarebbero potuti essere inclusi sin dal primo momento come modalità a parte, cosa però non avvenuta immaginiamo per ragioni di tempo e soldi. Passando comunque a quello che è Strike Suit Infinity, ritroviamo anche stavolta una modalità a missioni, strutturate però tutte nello stesso modo: in ogni occasione, le forze nemiche verranno divise in tre diverse ondate, durante ciascuna delle quali quali dovremo farci largo a suon di colpi di cannone laser e missili.

Arcade a tutta forza

Abbandonata l'intenzione di raccontare una storia, Strike Suit Infinity ci mette dunque nel bel mezzo del combattimento nudo e crudo, non pretendendo null'altro che essere un arcade basato sulle ondate di nemici e sulla raccolta punti da sfoggiare poi nelle leaderboard online. I tempi morti di alcune missioni di Strike Suit Zero sono assenti, così come la componente strategica lascia completo campo all'azione più immediata.

Cara orda, nun te temo

Dal gioco base arrivano comunque alcuni elementi, come la possibilità di arricchire la squadra a proprio supporto sia in numero che in potenziamenti, grazie ai crediti acquisiti giocando, e quella di sbloccare nuove unità da impiegare nelle missioni. I punti vengono ovviamente raccolti in base al successo ottenuto in battaglia, dando risalto al tempo e ad eventuali combo: questo implica che rispetto al passato è sconsigliabile risparmiare su munizioni e missili, andandoci giù pesante sin da subito col proprio armamento. Allo stesso tempo, un uso ottimizzato del Flux e della Strike Suit diventa importante per ottenere uno score alto. Le tipologie di nemici arrivano anch'essi dall'originale, con la presenza di caccia simili a quello controllato dal giocatore nel Pursuit Mode e navi più grandi, da abbattere in tempi brevi. Per quanto riguarda il comparto tecnico invece, rimane tutto quanto di buono detto in occasione della recensione di Strike Suit Zero, compresa l'ispiratissima realizzazione dei fondali e l'apporto da parte di gente esperta come il "mecha-designer" Junji Okubo e il compositore Paul Ruskay, oltre alla cantante Kokia.

Conclusioni

Digital Delivery: Steam
Prezzo: 5,99€
Multiplayer.it
7.8
Lettori (8)
8.6
Il tuo voto

Strike Suit Infinity prova ad assolvere un duplice compito: spingere giocatori a provare la serie, dando allo stesso tempo nuovi contenuti da assaporare a chi ha sviscerato il gioco base fino in fondo. Tra le due cose, ci sentiamo di dire che riesce maggiormente nella seconda: le ragioni per amarlo sono esattamente le stesse, così come non cambiano i motivi che potrebbero portare a non apprezzarlo. A patto di essere disposti ad affrontare una sfida impegnativa, Strike Suit Infinity è comunque un prodotto valido considerando anche il prezzo a cui viene venduto, 5,99€.

PRO

  • Stessa ispirazione di Strike Suit Zero
  • Focus sulla componente arcade
  • Prezzo vantaggioso

CONTRO

  • Ancora la difficoltà
  • Fasi di caos accentuate
  • Tutorial migliorabile

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • La redazione usa il Personal Computer ASUS CG8250
  • Processore Intel Core i7-3770K @ 3.50GHz
  • 16 GB di RAM
  • Scheda video NVIDIA GeForce GTX680
  • Sistema operativo Windows 8

Requisiti minimi

  • Processore Dual core 2.4Ghz
  • 4 GB RAM
  • Scheda video Nvidia 250 GTS o ATI Radeon 4800 series
  • 3 GB di spazio su disco